L’inserzione della Casa Vacanze Ciufo di Santa Maria, frazione di Ricadi (VV), non è più raggiungibile sul sito di Booking.com da dove la coppia napoletana rifiutata perché gay l’aveva raggiunta. Sebbene sia ancora indicizzata, il link restituisce l’elenco delle strutture della zona tra cui quella in questione non risulta più.
E sembra sia stata proprio la piattaforma a sospendere l’inserzione della casa di proprietà di Filippo Mondella, finita nell’occhio del ciclone dopo la denuncia di uno dei due ragazzi gay discriminati.
Ma c’è dell’altro. Tra le conseguenze della forte indignazione scatenata dall’episodio di omofobia, c’è anche il blocco del profilo di Mario Adinolfi. Il leader del Popolo della Famiglia aveva commentato il caso scrivendo: “Fatemi capire bene: sono obbligato ad affittare il mio appartamento ai gay, non posso più scegliere?”
E sarebbe stato proprio questo post all’origine del nuovo blocco del profilo di Adinolfi. O almeno così denuncia la moglie in un post sul proprio profilo Facebook. “Il post sulla “libertà di affitto” – scrive Silvia Pardolesi – ha provocato l’ennesimo blocco del profilo di Mario per i prossimi 30 giorni. Ditemi voi se questo non è un regime. Io sto con mio marito, e voi?”.
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