Quando abbiamo pubblicato il primo articolo sui candidati e sulle candidate Lgbt per le amministrative di questa primavera, mai avremmo pensato che l’elenco sarebbe stato così lungo e ricco di esponenti del mondo arcobaleno. Ciò è un ottimo segnale, perché vuol dire che le cosiddette “sessualità non normative” (secondo la dicitura sociologica) stanno perdendo quel connotato di stigma agli occhi non solo della società, ma anche della classe politica. Nel precedente articolo – a cui si farà riferimento per coloro che non compaiono in questo pezzo – non si è potuto pubblicare tutti i nomi di chi si presenta a questa tornata elettorale nei comuni del nord Italai, e si spera perciò di poter ovviare con questo secondo contributo.
Ripartendo dal Piemonte, a Torino, per la sinistra, si presenta Gianluca Voglino, da sempre impegnato nell’associazionismo e nella vita politica della sua città, da quando era rappresentante degli studenti alla facoltà di Medicina. Medico specializzando, lavora nel quartiere di San Salvario e si presenta per Torino in Comune, alla circoscrizione 8. E sempre in questa città, ricordiamo anche Roberto Ceschina, formatore, supervisore ed executive coach, formatosi alla Scuola Europea di Coaching di Torino e Madrid, che si presenta per Progetto Torino. In provincia, infine, a San Mauro Torinese abbiamo la candidatura di Rudy Lazzarini, già presidente di Arci Solaris, per Alternativa Democratica.
Vero e proprio tsunami arcobaleno a Milano. Ricchissima la Lista Radicale che sostiene Cappato: «La scelta non è casuale» dichiara a Gaypost Yuri Guaiana, «lo scopo è quello di avere la lista più Lgbti e, soprattutto, non avere la bandierina gay o lesbica, ma restituire almeno una parte della complessità della comunità». I nomi sono veramente tantissimi (per vederne le biografie, si può consultare il sito di Marco Cappato) tra candidati al consiglio comunale e contemporaneamente ai municipi, come Claudio Barazzetta, Andrea Bullo, Veronica Comeni detta Alessandro, il primo caso di candidato intersessuale della storia della nostra Repubblica, Gian Mario Felicetti, Tiziana Garlato, Claudio Uberti. Per i soli municipi, invece, ricordiamo: Giorgio Lorenzo Codibue, Dario De Gennaro, Massimo Silvio Franceschelli, Nicola Gherardo Ludwig, Luca Maggioni, Luca Piva, Arialdo Piatti e Carlo Daniel Cargnel.
Ancora, per il capoluogo lombardo, per il Partito democratico ricordiamo la candidatura di Filippo Rossi, al municipio 3. Di origini genovesi e marketing communications manager, Rossi è fondatore dell’associazione “Diritti Democratici”. Sempre per il Pd milanese, nel nono municipio ricordiamo ancora Giacomo Marossi, mentre a sostegno di Sala, con la lista Noi Milano, c’è la candidata transessuale Tamara Margarito. La SinistraXMilano schiera, invece, Marco Mazzei. Cinquantenne, di origini toscane ma milanese da sempre, come possiamo leggere nel suo sito, è alla sua prima prova elettorale ma è attivo nel mondo dell’associazionismo da molti anni. Ancora nel mondo della sinistra, per Milano in Comune, si presenta anche Anita Sonego che sostiene Basilio Rizzo. Tre i nomi arcobaleno del M5S per Palazzo Marino: Cosimo Trento, Pierluigi Riccitelli e Tiziano Creola, mentre in provincia di Bergamo, a Urgnano, il movimento di Grillo candida Marco Ranica.
Nel nord-est, a Trieste, troviamo Corrado Canulli, romano, 52 anni, direttore della compagnia Arteffettodanza, è stato tra i primi a far trascrivere il suo matrimonio gay celebrato a New York all’anagrafe comunale. «Ho deciso di buttarmi. Perché ancora mi indigno, ancora mi stupisco dell’ottusità politica che fa campagna elettorale contro il diverso variamente inteso. Libertà è partecipazione come cantava Gaber» ha dichiarato in un’intervista al Piccolo. Si candida nella lista “Si Sinistra per Trieste” con Marino Sossi candidato sindaco. In Veneto quindi, Giovanni Chiara è candidato consigliere nella Lista “Lavoro Ambiente Diritti per Oderzo”, unico candidato dichiaratamente gay tra circa duecento del suo comune.
Ben rappresentata anche Bologna, con diverse candidature, dal Centro-sinistra al M5S. A sostegno di Merola abbiamo Giuseppe Vitiello – project manager in una importante realtà industriale italiana – anche lui alla prima esperienza elettorale e candidato per il consiglio di quartiere di Savena. Nel partito di Grillo, ancora, per il consiglio comunale abbiamo la presenza di Francesco D’Angelo, informatico e attivista nel M5S da molti anni in difesa dei diritti Lgbt. Francesca Brugi, quarantenne, avvocata, è attivista dal 2011, toscana di nascita e si è trasferita a Bologna per convivere con la sua attuale compagna. Roberto Ledda, scenografo al Teatro Comunale di Bologna e vicesegretario del sindacato autonomo Fials. Per il Consiglio del Quartiere Navile di Bologna, infine, troviamo Giulia Galassi: anche lei da tempo nel movimento pentastellato, convive da molti anni con la sua compagna e i loro tre gratti (ci tiene a precisare).
Augurando anche a tutti/e loro buona fortuna, resta valido quanto già detto in precedenza sulla partecipazione di candidature Lgbt nell’agone italiano: una politica con i colori dell’arcobaleno lascia ben sperare, a prescindere da quelle che sono le nostre preferenze in cabina elettorale.
P.S.: qualora ci fosse sfuggito qualche altro nome di persone Lgbt in corsa per queste amministrative, vi preghiamo di farcelo sapere e di tenerci informati scrivendoci un messaggio privato sulla nostra pagina Facebook o una email a news(at)gaypost.it. Vogliamo dare la dovuta visibilità a quanti, nel segno del rainbow, concorrono a una società più inclusiva e migliore.