Una lettera diffamatoria, con i toni di una denuncia e un linguaggio da verbale delle forze dell’ordine, inviata a presunti organi di vigilanza, ma anche al Papa e al vescovo di Reggio Emilia. Oltre che a lui, Don Paolo Cugini, oggetto della diffamazione la cui unica colpa sarebbe quella di avere instaurato un dialogo con la comunità LGBT reggina e di avere tenuto, nella sua parrocchia, una veglia contro l’omofobia, lo scorso 15 maggio.
Non è un clima sereno, quello che si respira a Reggio Emilia da qualche settimana. Da quando, per la precisione, è stata annunciata una “processione riparatrice” nella stessa giornata in cui si terrà il primo Pride della città, il prossimo 3 giugno.
È lo stesso Don Cugini a raccontare l’accaduto e ad annunciare una denuncia (questa volta vera) alle autorità per i tanti episodi che negli ultimi giorni lo hanno riguardato, compreso un furto che il parroco giudica “strano”.
“Hanno sfondato la porta e rubato la borsa del computer – racconta alla stampa locale -. Solo quello. Nient’altro. E dire che c’erano anche altre cose preziose. Si vede che cercavano del materiale dentro al Pc. Chissà cosa volevano dimostrare. Evidentemente non ci sono riusciti e ora hanno mandato questa lettera. Domani vado in questura e sporgo denuncia contro ignoti”.
“Non ci aspettavamo che a Reggio Emilia ci fossero rigurgiti di questo genere e con questa insistenza – commenta a Gaypost.it Alberto Nicolini, presidente del locale circolo di Arcigay e tra gli organizzatori del Pride -. Il 3 giugno sarà una grande festa, preceduta da molti eventi in cui affrontiamo temi come l’immigrazione, la disabilità e le famiglie arcobaleno.
“Facciano la manifestazione, dato che gli è stata autorizzata – conclude -: noi faremo la nostra e sarà colorata, inclusiva e gioiosa“.
Una processione, quella indetta da uno sconosciuto comitato cattolico “Beata Giovanna Scopelli” da cui la stessa Curia si è dissociata, chiarendo che non solo che la Diocesi non era informata, ma che non appoggia l’iniziativa. E dietro il paravento della religione sembra che, invece, ci sia la mano dell’estrema destra reggina, dato anche il supporto alla processione del sito Radio Spada che pubblica libri come “Fascismi. Analisi, storie, visioni” in cui il fascismo viene descritto come “il mondo degli sconfitti” e “una parola che non evoca solo un periodo storico circoscritto della storia, ma idee, passioni, suggestioni, aneddoti, contaminazioni, un’estetica e persino dei tabù”.
“A Don Cugini abbiamo espresso la nostra solidarietà – aggiunge ancora Nicolini -. Con lui c’è un fruttuoso dialogo da molto tempo e non saranno questi fatti a interromperlo”.
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