News

Test di medicina, la risposta di Lenzi: “Sull’omosessualità una domanda statistico-demografica”

Non accenna a placarsi la polemica sulla domanda sull’omosessualità presente nel Progress test proposto ieri agli studenti di medicina di tutta Italia. Ieri pomeriggio prima sul profilo dell’avvocata Cathy La Torre, poi su altri profili Facebook, sono circolate le foto di una pagina del test in cui si leggeva: “Quale delle seguenti percentuali rappresenta la migliore stima del verificarsi dell’omosessualità nell’uomo?”. In molti hanno interpretato il quesito in termini negativi, come se presentasse l’omosessualità come una patologia.

La foto pubblicata da Cathy La Torre

Un’interpretazione “destituita di ogni fondamento” precisa oggi in una nota il prof. Andrea Lenzi, presidente della Conferenza dei presidi delle facoltà di medicina e chirurgia che redige il test.

La risposta di Lenzi

“Il quesito, di cui alle notizie di stampa – scrive Lenzi -, è di tipo statistico-demografico, assolutamente quindi non di fisio-patologia. Il quesito di cui trattasi, infatti, era inserito nell’ambito del questionario (150 quesiti) svolti la mattina quando il Progress test è orientato sulle Scienze di Base (fra cui la statistica, la demografia e la sociologia, oltre alle scienze bio-mediche pre-cliniche). I questionari sulle Scienze Cliniche (cioè quelli sulle malattie) si sono svolti, come sempre da 10 anni, di pomeriggio”.

“Insegnamenti privi di condizionamenti

La copertina del progress test in questione

Lenzi difende poi la laicità degli studi di medicina in Italia. “La Conferenza afferma con forza che l’insegnamento svolto nei Corsi di Studio di medicina e chirurgia italiani, di cui la stessa si fa garante, è libero da ogni condizionamento di politico, religioso, sociale, razziale e comportamentale e che chiunque conosca il lavoro svolto dalla Conferenza – scrive il presidente – e da tutti i suoi componenti, sa bene della coerenza, su questo punto, di tutti i suoi componenti che si applicano costantemente alla migliore preparazione dei nostri studenti sia nel lavoro giornaliero di coordinamento dei Corsi di Studio sia nelle frequenti riunioni di confronto e nelle pubblicazioni sulla propria rivista”.
“Qualsiasi altra interpretazione del quesito in questione – conclude – è destituita da ogni fondamento ed è frutto esclusivamente di una non informazione sulla struttura e sulla modalità di esecuzione del Progress test”.

Le parole della ministra

Sulla vicenda era intervenuta anche la ministra Fedeli che aveva chiesto che la domanda venisse eliminata e le risposte non prese in considerazione per la valutazione degli studenti. “È francamente incredibile e a dir poco inaccettabile che l’omosessualità sia stata inserita nella categoria delle malattie” aveva detto Fedeli che aveva auspicato una “adeguata sanzione” per chi aveva redatto il test. Sanzione che, stando alle dichiarazioni di Lenzi, non ci sarà.

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Padova: il Tribunale dice sì a 35 certificati con due mamme

Il Tribunale di Padova ha rigettato tutte le impugnazioni degli atti di nascita con due…

5 Marzo 2024

“Bruciamo tutto”: perché, da maschio, dico che il patriarcato è il problema

Vogliamo parlare di patriarcato? Parliamone.  A inizio anno, a gennaio inoltrato, sono stato invitato a…

23 Novembre 2023

La storia di Andrea, in riva al mare di Sicilia, per raccontare la realtà queer

Una storia che parla di libertà e scoperta di sé. È questa la "poetica" –…

26 Ottobre 2023

LottoxMile, la raccolta fondi per aiutare Milena Cannavacciuolo

«Siamo le amiche e la compagna di Milena. Questo è un appello d’amore per Milena.…

24 Ottobre 2023

Gianni Vattimo, addio al filosofo del “pensiero debole”

È morto ieri in tarda serata, a 87 anni, il filosofo Gianni Vattimo. Una delle…

20 Settembre 2023

Arim 2023, a parco Sempione a Milano la lotta all’HIV a suon di musica

Si terrà il 19 settembre 2023, a Milano, all'Arena Civica di Parco Sempione. Stiamo parlando…

18 Settembre 2023