Accoglienza arcobaleno per Mike Pence in Islanda. Il vice presidente degli Stati Uniti, braccio destro di Donald Trump è attualmente in visita in Europa.
Non solo i braccialetti rainbow indossati dal premier Gudni Johannesson e da sua moglie Eliza Reid, ma anche decine e decine di bandiere. Quest’ultime sono state esposte fuori dalla società Advavia e dalla sede del sindacato Efling e hanno fatto in fretta il giro dei social e dei media locali.
Non solo bandiere, anche una festa per esorcizzare l’arrivo di Mike Pence. Sono state undici le associazioni dell’isola a organizare, tramite i social, un mega party di protesta.
Perché proprio Advania ed Effling? Semplice: entrambi si trovano in prossimità della Hofoi House, che in in passato è stata la sede di un vertice tra Mikhail Gorbaciov e Ronald Regan. «Non è stata una decisione presa da una sola persona. Come gruppo abbiamo deciso che questa sarebbe la giornata giusta per celebrare la diversitò» ha commentato alla rivista ‘The Grapevine’ la responsabile comunicazione della società Advania.
Prima della tappa islandese Mike Pence ha fatto tappa nella cittadina irlandese di Doonbeg, località costiera a 200 chilometri da Dublino dove la sua bisnonna è nata e vissuta. Delusione per chi si aspettava un bagno di folla: ad accogliere il braccio destro di Trump soltanto le forze dell’ordine. Ancora una volta un fragorosamente silenziosa protesta contro la politica statunitense.
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