Questa notte alcuni militanti di estrema destra hanno effettuato un blitz presso il Gay Center di Roma con il volto di Miguel Bosè. La scelta è da ricondursi alla notizia della separazione del cantante dallo scultore spagnolo Nacho Palau. A far a scalpore è stata la scelta di separare i 4 figli nati grazie alla gestazione per altri: due resterebbero in Spagna mentre gli altri due andrebbero in Messico con Bosè. “Un bambino non è un capriccio per uomini viziati!” hanno scritto i militanti su alcuni manifesti appesi all’entrata di via Zabaglia.
Quello di oggi è solo l’ultimo di una serie di attacchi mossi contro la gestazione per altri. Nelle scorse settimane, l’associazione ProVita aveva affisso manifesti analoghi contro questa pratica mostrando come protagonisti due coppie dello stesso sesso. Dettaglio curioso, se si considera che – negli stati dove è legale – ad accedere alla Gpa sono principalmente coppie eterosessuali.
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