Il coming out di Eva Grimaldi: una verità che libera, tutte e tutti

La verità rende liberi.
E a volte la verità è un coming out forse studiato a tavolino (del resto, pare che Eva avesse avvisato a casa, prima di partire) durante una trasmissione televisiva, con tanto di copertine di giornali rosa già pronte da settimane e mezze verità svelate e ritrattate per giorni in attesa del colpo di scena finale.

I commenti negativi

06_g30_2016_Eterologa_Eva GrimaldiIn poche ore sono stati tantissimi i commenti (per lo più positivi) alla rivelazione pubblica da parte di Eva Grimaldi e Imma Battaglia al programma l’Isola dei Famosi della loro relazione di lungo corso (che l’attrice definisce “bella, trasparente e positiva” così come l’attivista romana parla di un amore “bello, sereno, sincero, e molto forte e solido”).
Fra i tanti commenti, ovviamente, anche aspre critiche per il tardivo coming out e/o per l’operazione considerata di marketing… ma perché?
Forse questi due fattori rendono meno importante la scelta di due personaggi molto popolari di uscire allo scoperto (e in particolare di un’attrice considerata per decenni una “femme fatale” eterosessuale)?

Un tempo per ogni cosa

Esiste un tempo per ogni cosa, e l’accettazione di se stessi non è sempre un percorso semplice, anzi a volte è un percorso a ostacoli. Come dice bene Eva Grimaldi, quando afferma: “io non avevo capito che era possibile dire la verità nella propria vita”.
E la verità, secondo
l’attrice, è che oggi si sente “benedetta”, “miracolata di avere una donna come Imma vicino”.
Una verità che renderà finalmente libere Grimaldi e Battaglia di vivere alla luce del sole la loro storia, una storia il cui racconto mediatico – non lo nascondiamo – ci ha fatto commuovere nonostante fosse evidente che era preparato e non spontaneo, tanto più perché non si parla di due giovani ragazze, ma di due donne adulte, e come ricorda bene l’attivista ed ex consigliera romana “è una cosa rara incontrare l’amore a 50 anni, non è che succede tutti i giorni”.

Il bello e il buono

foto_claudio_e_marioNoi crediamo che in questa storia la nostra comunità, più che puntare il dito contro gli aspetti opachi di una scelta tanto mediatica, dovrebbe invece prendere il bello e il buono che questa storia porta con sé: identificandosi, commuovendosi, partecipando di questo momento in cui l’amore fra due donne 50enni è arrivato in ogni casa, in ogni famiglia italiana.
Così come a suo tempo fu per il trono gay di Maria De Filippi a Uomini e Donne, che tante polemiche (alcune peraltro più che giuste) aveva scatenato sia all’esterno che all’interno della nostra comunità.

I ragazzi stano bene e anche le cinquantenni

È vero, dopo appena tre mesi dall’inizio della propria storia il tronista Claudio Sona e il corteggiatore Mario Serpa hanno già interrotto la loro relazione (notizia di pochissimi giorni fa).
Ma alla fine dei conti il messaggio che doveva passare è già passato, come ha detto qualcun altro su questo sito, ed è che comunque i ragazzi stanno bene. E ieri Imma ed Eva ci hanno detto che anche due donne 50enni possono stare bene.
E questo fa stare bene anche la nostra comunità, e ci libera tutte e tutti.

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