Quando ieri mattina mi sono svegliato, ho trovato decine di sms e messaggi su whatsapp: erano tutti clienti, coppie di mamme o coppie di papà, spaventati per quello che si era appena saputo: il ministro dell’interno Salvini, infatti, mercoledì ha emanato un decreto ministeriale che modifica la modulistica delle carte d’identità elettroniche togliendo la più inclusiva indicazione di “genitori” e inserendo nuovamente “padre” e “madre” e richiedendo altresì che per la carta di identità per l’espatrio ci sia la richiesta congiunta di “padre e madre”.
Le famiglie arcobaleno sono sotto attacco, lo dico ormai da mesi e stavolta dopo i proclami si iniziano ad affondare colpi feroci, crudeli, inumani. Non starò qui a dilungarmi sulle azioni che verranno messe in campo, politiche e ovviamente giuridiche innanzitutto, come i ricorsi al Tar annunziati da Famiglie Arcobaleno e da Gay Lex, tanto più che come già ampiamente dettagliato questo provvedimento appare già a prima vista assolutamente illegittimo, tanto da aver ricevuto lo scorso ottobre il parere negativo del Garante sulla privacy.
Io intanto guardo le vecchie foto di Luca e Alice e mi rendo conto che stanno crescendo velocemente. Ed ho paura che il mondo che consegnerò nelle loro mani sarà pieno di odio. Poi per fortuna la paura in un attimo passa, perché non voglio perdere la speranza: comunque vada so che vale la pena di combattere, basta farlo dalla parte giusta della storia.
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