Attaccavano in branco le loro vittime, colpevoli di essere omosessuali. E adesso il branco è stato riconosciuto e identificato dalla Squadra Mobile. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica per i minorenni, sono state condotte dal vicequestore Antonino Ciavola e hanno portato all’arresto del gruppo. Si tratta di undici minorenni, accusati in due diverse occasioni di aver aggredito – attraverso pretesti omofobici – alcuni ragazzi.
L’arresto è stato possibile grazie alle telecamere di sorveglianza. Un video, infatti, ha registrato l’aggressione ai danni di un cittadino che camminava per strada e che è stato minacciato e picchiato, in modo del tutto gratuito. I denunciati erano già noti alle forze dell’ordine e ciò ha permesso un riconoscimento più rapido. Ancora, la pronta denuncia delle persone aggredite ha permesso di intervenire in tempi rapidi. Segno evidente che di fronte a certi attacchi, la migliore soluzione è quella di denunciare le violenze.
Come già riportato da Gaypost.it, il primo episodio era avvenuto nella centrale piazza del Popolo dove sei giovani minorenni si erano scagliati contro un ragazzo gay, Francesco Tommasi, intimandogli di consegnare il telefonino: «Dammi quel telefono, frocio, che devo fare una telefonata» gli avevano ordinato, tra insulti e minacce. Quindi era scattata l’aggressione con pugni alla testa, al viso e al torace. Il secondo caso si è registrato a danno di Marco Garofalo, presidente di Arcigay Ragusa, assieme ad una delegazione della sua associazione.
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