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YouTube, nuove regole per mettere alla porta l’hate speech

Proprio ieri YouTube ha annunciato una nuova politica che metterà al bando gli youtuber che creano contenuti violenti. Le nuove policies aziendali metteranno alla porta anche chi pubblicherà video contenenti minacce, contenuti razzisti o attacchi anti-lgbt+. Il ban contro i contenuti Lgbt+ riguarderà chiunque: privati, youtuber, politici e celebrità. Tuttavia sono in molti a dubitare che queste nuove regole possano effettivamente mettere freno all’odio e alle molestie.

YOUTUBE: MAZA VS CROWDER

La scelta di YouTube di imporre un cambiamento radicale alle sue regole è arrivato sei mesi dopo la critica pubblica che il giornalista gay di Vox, Carlos Maza, aveva mosso al vlogger di destra Steven Crowder. Quest’ultimo, conduttore di un web-show, aveva più volte attaccato Maza, sia per il suo orientamento sessuale sia per le sue origini latine. Gli attacchi di Crowder avevano scatenato i suoi fan che in massa si erano riversati sui social di Maza per offenderlo. Crowder ha anche imitato Maza, prendendo in giro il suo tono di voce e rendendolo più effemminato. L’ha chiamato «spiritello con la zeppola», «piccolo finocchio arrabbiato» e il «gay latinoamericano di Vox».

PRIMI PROVVEDIMENTI

Carlos Maza e Steven Crowder

Lo scorso giugno YouTube aveva stabilito che i contenuti di Crowder non violavano i termini della licenza, ma l’azienda si era impegnata a demonetizzare i suoi video. In quegli stessi giorni la Ceo di YouTube, Susan Wojcicki, aveva offerto delle scuse molto vaghe ai creatori di video Lgbt+, sostenendo che il vero problema della piattaforma fosse talmente piena di discorsi d’odio che se avessero oscurato Crowder avrebbero dovuto oscurare molti contenuti. Poco dopo la piattaforma aveva annunciato che avrebbe rimosso i video che sostenevano la superiorità di alcuni gruppi per giustificare la discriminazione, la segregazione o l’esclusione basata su elementi come l’età, il genere, la razza, lo stato sociale, la religione o l’orientamento sessuale. Inclusi quindi tutti i video sulla supremazia bianca, nazisti e razzisti.

LE NUOVE REGOLE DI YOUTUBE

Non solo la messa al bando dei contenuti razzisti e omofobi, le nuove regole di YouTube metteranno alla porta anche i contenuti con minacce più o meno esplicite (persone con un coltello in mano che si rivolgono al pubblico o lo svelamento delle vittime di violenza) e le campagne di molestie – come quella contro Maza – che spesso prendono di mira persone attraverso video appositi. Per gli youtuber verranno messi a disposizione strumenti migliori per moderare i commenti d’odio ai loro video.

LO SCETTICISMO DI MAZA

Maza ha fatto sapere dal suo profilo Twitter di essere scettico: «YouTube ama gestire le crisi offrendo sempre nuove regole che però restano vaghe e non vengono implementate. Queste regole funzioneranno solo se YouTube accetterà di oscurare alcuni dei suoi utenti più popolari. Per ora non c’è motivo di credere che lo farà». Il giornalista ha anche aggiunto che YouTube ha già un norma – non applicata – che mette al bando le calunnie. Secondo Maza demonetizzare canali come quello di Crowder non può funzionare perché «gente come lui farà comunque soldi vendendo gadget e con le donazioni dirette, non certo con AdSense. Finché YouTube darà a gente così una piattaforma gratuita per trovare nuovi clienti, questi continueranno a infrangere le regole».

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