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Sean Doolittle, il giocatore che si rifiuta di incontrare Trump per difendere le suocere lesbiche

Sean Doolittle è un giocatore professionista di baseball dei Washington National e si è rifiutato di andare alla Casa Bianca per festeggiare la vittoria della sua squadra alle World Series. Il motivo? Le sue suocere sono una coppia lesbica.

UN ALLEATO

Doolittle ha raccontato al Washington Post che «Ci sono un sacco di cose, soprattutto politiche, con le quali non sono d’accordo. Hanno a che fare con una retorica divisiva e che alimenta teorie della cospirazione. Stanno aumentando il divario in questo paese. Io e mia moglie vogliamo l’inclusione e l’accettazione. Abbiamo lavoro con i rifugiati, persone che arrivano da paesi messi veramente male».
Senza contare, poi, che proprio la moglie, Eirann Doran, ha due madri: è figlia infatti di una coppia lesbica. «Voglio dimostrare loro il mio supporto –  spiegato l’atleta -. Credo sia una parte importante dell’alleanza e io non voglio voltar loro le spalle».

PROTESTA POLITICA A TUTTO TONDO

Nella stessa intervista Doolittle ha parlato anche della proposta di Trump di giustiziare i “cinque di Central Park”, un gruppo di ragazzini neri e latini condannati duramente per lo stupro di una ragazza bianca. Dopo dieci anni di carcere sono stati rilasciati: erano di fatto innocenti. Anche il commento di Trump che ha definito “persone perbene” i suprematisti bianchi di Charlotteville non è andata giù al giocatore.
«Mio cognato è autistico e Trump ha preso in giro un reporter disabile – ha spiegato -. Come posso spiegare a mio cognato che vado in giro con chi lo prende in giro? Non posso perdonare queste cose».

La decisione di non andare alla Casa Bianca non è stata semplice, perché sarebbe stata una delle ultime occasioni per stare con i suoi compagni di squadra. «A fine giornata, per quanto volessi stare con loro e condividere questa esperienza, semplicemente non ce l’ho fatta» ha detto Doolittle.
La sua scelta, ovviamente, ha comportato anche qualche critica, soprattutto via social, dove qualcuno gli ha scritto che avrebbe comunque dovuto rispettare la carica di Trump. «Le persone hanno detto che sarei dovuto andare. Ma penso che sia Trump a non rispettare la carica – ha concluso -: quello che fa lo dimostra».

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