News

Se è omofoba non è famiglia: la campagna di Arcigay per IDAHOBIT 2018

Arcigay lancia una campagna per accendere i riflettori sulle violenze familiari proprio alla vigilia della Giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia (IDAHOBIT). Con un claim semplice e diretto: “Se è omofoba non è famiglia”.

La scelta del tema

Una delle immagini della campagna

“Abbiamo deciso di focalizzare l’attenzione su un particolare aspetto di questo fenomeno” spiega Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay. “I nostri 68 presidi territoriali – prosegue – raccolgono numerose richieste d’aiuto, molto diverse da tra loro. Le più ricorrenti sono quelle di adolescenti, neo maggiorenni e giovani che vivono un clima di oppressione, disprezzo, violenza psicologica e fisica nei contesti familiari”. “Il mancato riconoscimento e sostegno da parte dei genitori e dei familiari in genere è per molti ragazzi e ragazze un’esperienza molto dolorosa, che ferisce nel profondo” sottolinea Piazzoni.

La finta difesa dei figli

Se è indubbio che negli ultimi anni la comunità ha  ottenuto pochi ma significativi diritti e che si è verificata una piccola rivoluzione culturale, è altrettanto indubbio che a queste conquiste si sono opposte campagne, spesso violente, che hanno puntato il dito proprio sul tema della famiglia. “Difendiamo i nostri figli” è da molti anni uno slogan molto utilizzato e dietro al quale molti si sono trincerati invocando la censura per i contenuti Lgbt+. Slogan che molto spesso è diventato veicolo del disprezzo più bieco.
“Abbiamo voluto dirlo chiaramente: una famiglia in cui omofobia, lesbofobia, transfobia e bifobia non restano fuori dalla porta, non può dirsi famiglia,” aggiunge Piazzoni, “Perché fallisce clamorosamente nel dare ai figli e alle figlie il sostegno, la comprensione e l’amore di cui hanno bisogno”.

Storie vere

Una campagna capillare, online e offline, per difendere figli e figlie da “fantomatiche teorie o fantasmi creati ad hoc dagli agitatori  di professione, ma che paradossalmente chiedono aiuto per essere difesi dai genitori, cioè dalle persone che dovrebbero amarli di più”.
Un corto circuito che secondo Arcigay deve essere affrontato una volta per tutte. E per farlo si è scelto di raccontare quattro storie, tutte vere e raccolte dai servizi territoriali di Arcigay. I nomi e i volti non coincidono con le persone che hanno raccontato queste storie, per questioni di privacy. Ma è tutto successo veramente.
Il lancio della campagna è solo uno dei tanti appuntamenti organizzati da Arcigay, il calendario completo è consultabile sul sito.

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Gianni Vattimo, addio al filosofo del “pensiero debole”

È morto ieri in tarda serata, a 87 anni, il filosofo Gianni Vattimo. Una delle…

20 Settembre 2023

Arim 2023, parco Sempione a Milano la lotta all’HIV a suon di musica

Si terrà il 19 settembre 2023, a Milano, all'Arena Civica di Parco Sempione. Stiamo parlando…

18 Settembre 2023

Cosa significa far parte della comunità Lgbt+

In questi giorni ha fatto scalpore, su ciò che resta di Twitter, lo stato di…

16 Agosto 2023

Le guide di Gay Lex: stepchild adoption e vuoti di tutela

La strada del riconoscimento alla nascita di due mamme e due papà in Italia, al…

16 Agosto 2023

Addio Michela Murgia, voce del femminismo e alleata arcobaleno

Una morte che pesa molto, quella di Michela Murgia. Sia perché l'Italia perde una sua grande…

11 Agosto 2023

Addio Rita De Santis, mamma attivista per i diritti LGBTQIA+

Si è spenta oggi, a 85 anni, Rita de Santis, a lungo presidente nazionale di…

4 Agosto 2023