Marco Bianchi, il celebre volto de “La prova del cuoco”, ha fatto coming out in una lunga intervista rilasciata a Candida Morvillo sul Corriere della sera: “Io ho capito che il Marco Bianchi etero che mi hanno fatto credere di essere non era quello vero”. Lo chef, 41 anni, è un cuoco salutista, volto non solo della celebre trasmissione culinaria di RaiUno, ma anche food mentor della Fondazione Veronesi e conduttore dei programmi “Aiuto stiamo ingrassando” su FoxLife e La cucina delle emozioni su Food Network. Sposato dal 2010 con la fidanzata di una vita, ha una figlia di quattro anni.
Bianchi racconta di essere stato un bambino e un adolescente “cicciottello e chiusissimo e perciò bullizzato, che sentiva la confusione di provare affetto per dei maschietti, ma non erano cose di cui si poteva discutere in una famiglia fortemente cattolica, priva di strumenti, in una periferia di Milano, e che forse sentiva di avere in casa un Marco gay, ma trovava più facile instradarmi in una vita da eterosessuale».
Marco è cresciuto in una famiglia molto cattolica e il coming out non è stato subito accettato, anche se per lui è stato un qualcosa di “Forte e liberatorio”. La prima reazione del padre è stata: “Troviamo un dottore che ti aiuti”. Marco Bianchi però non si è fatto scoraggiare: “Sono scoppiato a ridere. Ho detto: ‘Perfetto, non ci siamo’. E poi: ‘Questa non è una malattia, è una condizione nella quale, senza volerlo, mi avete portato’. Ho ricordato di quando papà inneggiava a un documento contro l’omosessualità della Congregazione per la dottrina della fede, di mamma che dell’amico gay di mia sorella diceva ‘poverino’. (…) Poi, ai miei ho chiesto: ‘Cosa potevo capire? Potevo solo pensare che essere omosessuale e molto sensibile fosse la cosa più brutta del mondo'”.
Tutto è bene quel che finisce bene: “Papà si è ricreduto, a suo modo. Mi ha detto: ‘Bene, l’importante è che non stai seguendo una moda’. Mamma è scoppiata a piangere e ha confessato che certe cose le percepiva, ma non sapeva affrontarle. È successo l’anno scorso, Luca era già nella mia vita. Poi, la prima cosa fatta da papà, quando l’ha conosciuto, è stata abbracciarlo”.
Bianchi è sposato con Veruska dal 2010 e insieme hanno avuto una bambina. Un amore nato tanto tempo fa e che lo chef non mette nemmeno in discussione : “Devo tanto a Veruska”. Il coming out è avvenuto “Una sera, mentre la bimba dormiva, le ho detto ‘sono omosessuale, lo sono sempre stato, però solo ora ho capito che sto bene con te ma come amico, perché quello che va oltre, probabilmente, è con un uomo’. Il passaggio successivo è stato sperimentare quello che sentivo”.
Marco Bianchi è sicuro: a sua figlia deve onestà e verità. Prima di fare coming out racconta di essersi consultato con pediatra, maestre e psicologa: “Poi, le ho raccontato la verità. Le ho spiegato: ‘Io voglio tanto bene a mamma e sei nata tu, ma ho scoperto che il mio cuore batte più forte con Luca accanto. Prima, batteva forte, ora batte a mille’. Lei è una bimba straordinaria, solare, e l’ha accettato con naturalezza. Dopo un primo incontro finto-causale con lui, l’ha visto per un gelato, una pizza e, ora, è il ‘suo’ Luca. E, ora, io so che una seconda vita esiste”.
Luca Guidara è un “coach dell’ordine” e un influencer e a lui Marco Bianchi ha dedicato una torta arcobaleno nel suo nuovo libro. È l’uomo che l’ha fatto sentire “completo e totalmente felice” dopo mesi di sofferenza.
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