Come possiamo leggere nel documento approvato, l’Unione Europea «esprime profonda preoccupazione per le segnalazioni di detenzioni arbitrarie e torture di uomini percepiti come omosessuali nella Repubblica cecena, nella Federazione russa» e «invita le autorità a porre fine a questa campagna persecutoria, a rilasciare senza indugio quanti siano ancora illegalmente detenuti, a garantire protezione giuridica e fisica alle vittime, nonché ai difensori dei diritti umani e ai giornalisti che hanno lavorato a questo caso». Si auspica, inoltre, di permettere alle organizzazioni internazionali per i diritti umani di fare piena luce sulla vicenda, attraverso le dovute indagini.
Esultano i nostri politici intanto. L’europarlamentare Daniele Viotti, dopo aver esposto il suo discorso in parlamento, ha dichiarato su Facebook: «Attaccare e discriminare una donna, un migrante, una persona LGBTI equivale ad attaccare e discriminare l’idea stessa di Europa. E agli attacchi si risponde in modo fermo e deciso». La votazione è stata fatta per alzata di mano, per cui risulta difficile al momento capire come si sono comportati i nostri europarlamentari. Da fonti interne al Parlamento Europeo pare, tuttavia, che almeno la delegazione del Pd abbia votato compatta, cattolici inclusi.
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