Era stata presentata, qualche giorno fa, come la prima modella trans e nera che avesse mai prestato la sua immagine a L’Oréal Paris UK. Peccato che sia già stata licenziata. Lei si chiama Munroe Bergdorf ed oltre ad essere una modella, è anche una dj e un’attivista femminista. L’azienda ha deciso di rescindere il contratto per via di un post pubblicato sui suoi profili social. Attaccando i suprematisti bianchi che qualche settimana fa sono stati protagonisti degli scontri di Charlottesville, aveva scritto:
Un testo che parlava di razzismo sociale è stato troppo per L’Oréal.
“L’Oréal supporta la diversità e la tolleranza nei confronti di tutte le persone a prescindere dalla razza, dal background, dal genere e dalla religione – si legge in una nota dell’azienda -. La campagna L’Oréal Paris True March (quella con Munroe Bergdorf, ndr) è una rappresentazione di questi valori e siamo orgogliosi della diversità degli Ambasciatori che rappresentano questa campagna. Crediamo che i recenti commenti di Munroe Bergdorf siano contrari ai nostri valori e per questo abbiamo preso la decisione di chiudere la partnership con lei”.
La modella ha difeso la sua posizione con un post su Facebook.
“Quando ho dichiarato che “tutte le persone bianche sono razziste” mi riferivo al fatto che la società occidentale nel suo complesso è… pensata per dare benefici, priorità e protezione ai bianchi, prima che a qualunque altra razza. Inconsapevolmente, le persone bianche sono EDUCATE per essere razziste fin dalla nascita. Non è qualcosa di genetico. Nessuno nasce razzista”.
Riferendosi poi a L’Oréal, Munroe Bergdorf ha continuato: “Se davvero volete l’uguaglianza e la diversità, dovete prima di tutto lavorare attivamente per smantellare la fonte di quello che crea questa discriminazione e divisione”.
“Non potete solo speculare perché avete capito che c’è un vuoto nel mercato e che si possono fare soldi con le persone di colore” ha continuato senza peli sulla lingua. E ancora: “Non fare niente, non ha effetti e non risolve niente. L’empowerment e l’inclusività non sono trend: sono le vite e le esperienze delle persone.
Se i brand usano l’empowerment come strumento per spingere i loro prodotti con le persone di colore, all’ora il minimo che possano fare è lavorare davvero per smantellare la fonte, non buttarci sotto l’autobus quando è il momento critico. In epoche come questa, è istintivamente ovvio quali sono le alleanze genuine e cosa è apparenza”.
Intanto, sui social network, in molti chiedono che Bergdorf sia ingaggiata di nuovo da L’Oréal.
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