News

Premio a Maria Laura Annibali: una vita tra cultura e militanza Lgbt

La locandina del premio

È stato conferito ieri, a Maria Laura Annibali, il Premio Speciale Cultura, per l’edizione 2017, del Photofestival “Attraverso le pieghe del tempo”. Il riconoscimento arriva per il suo grande impegno civico e dopo una lunga esperienza di attivismo nel movimento Lgbt romano, di cui la militante è una storica rappresentante.

Una vita dedicata all’impegno e alla cultura

Personaggio caleidoscopico, Maria Laura Annibali nasce nella capitale nel 1944 e si laurea alla Sapienza, in Scienze Politiche. Lavora al Ministero delle Finanze, ma si dedica con passione ed impegno anche alla carriera artistica e culturale, appassionandosi di archeologia, e soprattutto divenendo una testimone della narrazione cinematografica al femminile. Tra le sue opere ricordiamo L’altra altra metà del cielo, del 2008, in cui l’attivista – oltre a raccontare se stessa e la sua esperienza – intervista altre donne omosessuali attraverso una narrazione delicata e poderosa allo stesso tempo. Tra i suoi impegni, ricordiamo anche quello di Garante della Consulta Femminile per le Pari Opportunità della Regione Lazio, oltre al volontariato nella comunità Lgbt come presidente del Di-Gay Project, dal 2014.

Una battaglia da continuare

Annibali con la moglie Lidia

«Non ci si può fermare, ancora dobbiamo raggiungere dei traguardi» a cominciare dal matrimonio egualitario, ha dichiarato durante la premiazione, visibilmente emozionata e commossa. Annibali ha ripercorso la sua vita e ha ricordato gli anni in cui ha dovuto nascondere la sua omosessualità. «Dobbiamo combattere, assolutamente, ancora e tanto» e ricorda altri temi fondamentali, come l’adozione e i diritti per i bambini delle famiglie arcobaleno, oltre la legge contro l’omofobia. «Finché vivrò, ve lo prometto», ha aggiunto dimostrando la grinta e l’energia di cui è capace «questa battaglia la porterò avanti fino a che avrò un attimo di respiro».

L’omaggio alla moglie, il premio a Edda Billi

Durante la serata è stata anche salutata la moglie di Annibali, Lidia, con cui ha siglato recentemente l’unione civile e che da molti anni è al suo fianco, sia nelle sue battaglie e sia nella vita quotidiana. Ma il palco del premio ha visto altre prestigiosi nomi, sempre al femminile, come quello di Edda Billi – premiata anche lei, per i suoi meriti culturali insieme alla presidente del Di-Gay Project – e voce di primo piano della Casa internazionale delle donne, a Roma.

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Da Budapest a Catania, l’attivista Jojó Majercsik ospite d’onore del pride

Da Budapest a Catania, la marcia dell'orgoglio arcobaleno si ingrandisce e crea legami di solidarietà.…

25 Giugno 2025

Al voto in drag: il voto per il referendum si tinge d’arcobaleno

L'8 e il 9 giugno, dovrebbe essere noto, si vota per i cinque referendum –…

8 Giugno 2025

Responsabilità alla nascita: la Corte Costituzionale tutela le famiglie arcobaleno

Una sentenza storica, che porta un avanzamento importante nella vita di migliaia di coppie di…

22 Maggio 2025

“Vennero a prendere me e ci trovarono tuttə”: l’Italia in piazza contro l’odio

Un 17 maggio più importante degli anni passati: una Giornata Internazionale contro l'omolesbobitransfobia – o…

17 Maggio 2025

Report ILGA, l’Italia precipita accanto all’Ungheria di Orban

È uscita, come ogni anno in occasione del 17 maggio, la Giornata contro l'omolesbobitransfobia, la…

14 Maggio 2025

Elezioni, seggi unisex: un passo avanti per il voto delle persone trans

Importante novità, per le future elezioni, che prevede i seggi unisex. Non si andrà più…

14 Maggio 2025