Vincitore di 9 Emmy, RuPaul’s Drag Race è uno dei programmi più amati e seguiti dalla comunità lgbt+. La sfida tra drag di altissimo livello, ha moltissimi fan anche in Italia. Chi di noi non ne ha mai visto almeno una stagione?
Per questo Discovery+ ha deciso di farne un’edizione italiana. “Drag Race Italia” partirà a novembre, insieme al nuovo palinsesto. Confermata la giuria con Tommaso Zorzi, Priscilla e Chiara Francini e smentite le indiscrezioni di altri conduttori. La scelta di Priscilla non è casuale. A lei è già stato dedicato un documentario, è affermata sulla scena internazionale, famosa per essere la drag resident del Jackie O’di Mykonos.
Ora non rimane che scoprire chi saranno le concorrenti e capire se l’edizione italiana sarà all’altezza dell’originale che ormai rappresenta molto più che un talent.
“Non lasceremo niente al caso, abbiamo messo su una task force anche con attivisti storici – ha assicurato Lura Carafoli, Chief Content Officer Discovery -: non possiamo permetterci di sbagliare. Sarà un programma di grande attenzione verso la comunità lgbt+”. Capo progetto è Dimitri Cocciuti, autore televisivo e responsabile del reparto format di Ballandi.
“Il format – ha aggiunto – non si differenzierà da quello originale: c’è una piccola bibbia di regole da rispettare”. L’attenzione, assicurano, è “maniacale”.
Non è certo la prima volta che Discovery propone programmi che raccontano la comunità LGBT+ rendendola protagonista. E quest’anno, oltre a “Drag Race Italia” ci sarà anche “Chiamatemi Tony King” sulla storia trapper del rione Sanità di Napoli che racconterà la sua transizione di genere.
Nello scorso anno, Discovery+ ha triplicato le ore viste vantando un pubblico che per l’80% ha meno di 45 anni ed è prevalentemente femminile. Il palinsesto del nuovo anno prevede il 30% in più di programmi italiani.
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