News

Gli ospedali di Orlando non esigeranno pagamenti dalle vittime della strage del Pulse

Le persone curate negli ospedali di Orlando a seguito dell’attentato al Pulse, avvenuro lo scorso 12 giugno, non dovranno pagare le spese per il soccorso ricevuto. Sia l’Orlando Health che il Florida Hospital hanno accolto i feriti, più di cinquanta, subito dopo la sparatoria in cui sono morte 49 persone. La maggior parte delle vittime erano persone di origine ispanica e dopo la tragedia è emersa l’ipotesi che motle di loro, tra cui alcune senza assicurazione medica, avrebbero ricevuto onerosi conti medici da pagare per le cure ricevute. Com’è noto, infatti, negli Usa le cure mediche sono a carico dei pazienti, anche in caso di ricovero medico e di cure di pronto soccorso.
Ma entrambi gli enti sanitari hanno annunciato questa settimana che ai feriti non sarà chiesto nessun esborso, sebbene la cifra stimata si aggiri intorno ai 5,5 milioni di dollari.

Orlando Health gestisce l’Orlando Regional Medical Center che è poco distante dal Pulse. In quell’ospedale vennero portate 44 persone subito dopo l’attacco e nove persone sono decedute al suo interno. L’ospedale non esigerà pagamenti da nessuna delle 53 persone coinvolte né dalle loro famiglie. “La sparatoria al Pulse è stata una tragedia orrenda per le vittime, per le loro famiglie e per l’intera comunità – ha dichiarato l’amministratore delegato di Orlando Health David Strong -. In quei momenti difficili, molte organizzazioni, singole persone e associazioni hanno raggiunto l’Orlando Health per dimostrare tutto il loro sostegno. È il nostro modo per ringraziare per tanta attenzione”.

L’ospedale recupererà una parte dei costi sostenuti tramite le assicurazioni di chi, tra le persone curate, ne aveva una, ma tutto quello che non è coperto dalle polizze o le cure prestate alle vittime che non ne avevano una, saranno a carico della struttura.
Il Florida Hospital, dal canto suo, ha fatto sapere che non esigerà nessun tipo di pagamento, neanche dalle assicurazioni.

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Al voto in drag: il voto per il referendum si tinge d’arcobaleno

L'8 e il 9 giugno, dovrebbe essere noto, si vota per i cinque referendum –…

8 Giugno 2025

Responsabilità alla nascita: la Corte Costituzionale tutela le famiglie arcobaleno

Una sentenza storica, che porta un avanzamento importante nella vita di migliaia di coppie di…

22 Maggio 2025

“Vennero a prendere me e ci trovarono tuttə”: l’Italia in piazza contro l’odio

Un 17 maggio più importante degli anni passati: una Giornata Internazionale contro l'omolesbobitransfobia – o…

17 Maggio 2025

Report ILGA, l’Italia precipita accanto all’Ungheria di Orban

È uscita, come ogni anno in occasione del 17 maggio, la Giornata contro l'omolesbobitransfobia, la…

14 Maggio 2025

Elezioni, seggi unisex: un passo avanti per il voto delle persone trans

Importante novità, per le future elezioni, che prevede i seggi unisex. Non si andrà più…

14 Maggio 2025

Il maggio di Michela Murgia, le cui parole risuonano ancora nelle coscienze

Sono passati poco più di due anni da quando Michela Murgia annunciava la sua malattia…

10 Maggio 2025