Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha firmato la legge sul matrimonio egualitario la cui efficacia è, ora definitiva. Da ottobre prossimo, le coppie gay e lesbiche potranno sposarsi, in Germania, e adottare bambini esterni alla coppia.
La legge era stata approvata dal Bundestag tre settimane fa, dopo che pochi giorni prima Angela Merkel aveva lasciato la “libertà di coscienza” ai suoi deputati permettendo loro di votare a favore e togliendo così un’arma di ricatto a Schulz e all’SPD. E un’ottantina di parlamentari della CDU, infatti, si sono espressi a favore mentre la stessa cancelliera ha mantenuto la sua personale posizione contraria.
Solo qualche giorno dopo il Bundesrat aveva approvato il testo di cui, di fatto, era stato promotore. La firma, oggi, del presidente federale mette la parola fine alla vicenda. O forse, la parola inizio. Perché dalla decisione tedesca potrebbero derivarne altre in altri paesi europei, a partire dall’Austria e, secondo alcuni auspici, dall’Italia che proprio al modello tedesco si era ispirata, inizialmente, per la legge sulle unioni civili approvata solo un anno fa.
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