«Vi preghiamo di lasciare la residenza, perché sappiamo che gli omosessuali sono i primi ad essere contagiati dal covid-19». È questo il messaggio che David Eck si è visto recapitare dal suo compagno, dopo averlo trovato sul parabrezza della propria vettura. Un invito ad abbandonare la propria abitazione, dunque, che assume i toni della minaccia: «Questo è il primo avvertimento» conclude il messaggio anonimo, scritto su carta a penna. Una storia che ha dell’incredibile e che coinvolge una coppia di uomini francesi che vive a Marsiglia. David però non ci sta e ha denunciato tutto in un video, poi ripreso su Facebook.
Il ragazzo racconta che il marito era andato a lavorare. Ma poco dopo è risalito a casa: portava con sé un foglietto in cui c’era scritto di andar via. All’inizio David ha pensato che l’anonimo vicino, che gli aveva fatto recapitare il messaggio, avesse timore per il suo lavoro, visto che fa il paramedico in una struttura sanitaria. Poi però ha letto quelle parole, dichiarando tutta la sua costernazione: «Be’, ti guardi comunque alle spalle, perché ricevere parole del genere ti suggerisce che la persona non sta bene, potrebbe non avere tutta l’educazione necessaria per comprendere i fatti scientifici». Un virus, continua ancora David, non guarda se sei gay per attaccarti, il virus «se ne frega» dice ancora.
David ha dunque condiviso l’immagine del biglietto recapitato che è divenuto subito virale. Tanta è stata la solidarietà espressa sul suo profilo ed egli stesso ammette che non avrebbe mai immaginato di ricevere tutta quest’attenzione. Sempre nel video, dichiara che molta gente gli ha detto che è disposta a fare una grande protesta sotto casa sua – verosimilmente ad emergenza finita – ma lui sostiene di non essere interessato a fomentare la polemica. «Non voglio ribattere all’odio, credo che sia inutile», commenta infine. L’associazione tra covid-19 e omosessualità non è una notizia nuova di zecca. Qualche settimana fa un consigliere molto vicino a Trump ha parlato di punizione divina per le società Lgbt+ friendly. Adesso siamo arrivati agli untori.
Si ringrazia Irene Cannone per la consulenza linguistica.
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