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Spazio alla fantasia a letto: fa bene alla coppia (e a se stessi)

La maggior parte degli individui talvolta si ostinano a ricercare una qualche forma di sessualità normativa, per lo più stereotipata e conformata, in cui le dimensioni importanti per l’incontro erotico-sessuale, che sia con se stessi (attraverso l’autoerotismo) che con il partner, quali desiderio, erotismo e trasgressione, a volte vengono semplicemente dimenticati. Così come viene poco considerata la dimensione della fantasia erotico-sessuale il più delle volte taciuta, altre confidata, in un continuo “in-out” legato alla paura di dire ciò che passa per la testa.

Feticisti di piedi e sneaker

Le fantasie sessuali sono definite come qualsiasi immagine mentale a contenuto erotico o sessualmente attivante, che può tradursi in una storia oppure un pensiero fugace di una qualche attività sessuale (Hicks e Leitenberg, 2001), scevre da critiche, imbarazzi e controlli, permettendo di fuggire dalla repressione, dai tabù; favorendo, invece, un’azione attraverso immagini dei propri desideri. Proprio perché completamente libere, le fantasie sessuali possono essere esplicitate in parte, comunicate verbalmente oppure, come nella maggior parte degli individui, taciute e soltanto fantasticate poiché potrebbero assecondare i desideri e gli istinti più nascosti di una persona (Wilson, 1997). Inoltre, le fantasie sessuali sono state classificate in tre macro-categorie che descrivono uno scenario proibito (1) in cui si vedono protagonisti partner sessuali sconosciuti o posizioni insolite; scenari sessuali (2) con partner multipli ed infine lo scenario della dominanza e della sottomissione (3) che include schiavitù, umiliazione, stupro e dominazione. Queste scenari immaginativi a sfondo erotico e sessuale sembrano rintracciarsi già nell’età adolescenziale e si mantengono per tutto il resto della vita, seppur in termini di frequenza tendano a diminuire con l’età.
Inoltre, è stata dimostrata una differenza di genere anche nel mondo delle fantasie sessuali già a partire dal numero; infatti secondo Doskoch (1995) gli uomini pensano al sesso sette volte al giorno, molto di più rispetto alle donne che lo fanno quattro volte. Banalmente, si può riassumere che nelle fantasie sessuali degli uomini conta più l’aspetto quantitativo come ad esempio le fantasie con partner multipli o il numero di immagini riportate alla mente (aspetto visivo); da contro le donne sembrano focalizzarsi nelle loro fantasie sui sentimenti, emozioni ed eventualmente fantasticano circa i loro partner attuali o pregressi. Ad ogni modo, le fantasie sessuali sia per l’uomo che per la donna, possono rimanere segrete o parzialmente svelate ed alcune evidenze riportano come ciò possa contribuire allo sviluppo e al mantenimento di una relazione affettiva qualitativa ed intima (Impett et al., 2008). Un aspetto chiaramente rilevante e su cui va posta particolare attenzione sono le fantasie sessuali a sfondo violento, un tema ‘caldo’ ad oggi, soprattutto per le donne, per cui è bene sottolineare che una fantasia sessuale di questo tipo non è una giustificazione ai maltrattamenti che, tutt’oggi, alcune donne subiscono.

Giochi di ruolo master/slave (padrone/schiavo)

Emerge, però, un quadro purtroppo ancora pervaso dalla cultura dominante per cui la fantasia sessuale viene vista come potenzialmente pericolosa sia all’innesco di condotte devianti o, più semplicemente, come qualcosa di troppo bizzarro per la stessa persona che fantastica, tanto da doverle ‘toglierle dalla testa’.

Nella maggior parte dei casi, la condivisione di una fantasia migliora la comunicazione all’interno di una coppia e stimola l’eccitazione. In più, se determinate fantasie si rivelano stuzzicanti per entrambi (e non per uno solo), la loro condivisione verbale può essere lo spunto per una successiva realizzazione pratica.
Purtroppo, però, molto spesso – per imbarazzo o per paura di turbare il partner – non si riesce a parlare liberamente del proprio immaginario erotico. Come regolarsi, in quei casi? Precisando sempre che i propri pensieri appartengono alla sfera della fantasia e hanno una valenza ludica: in sostanza, servono per giocare e fantasticare insieme. E poi muovendosi con prudenza, ossia svelando a poco a poco le proprie fantasie e valutando se aumentare o no il grado di condivisione in base alle reazioni via via dimostrate dall’altro. Il tutto, però, senza mai scoraggiarsi di fronte alla prima reazione di sorpresa o di imbarazzo, ma che sia un modo per comunicare ed accrescere il benessere sessuale e la complicità di coppia.

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