“Corpi senza confini”. È questo lo slogan scelto per il Roma Pride 2017, in programma il prossimo 10 giugno. A renderlo noto è il Coordinamento Roma Pride che ha appena diffuso il documento politico della manifestazione.
“Nella loro molteplicità e diversità – spiega Sebastiano Secci, portavoce del Coordinamento -, i nostri corpi superano i confini imposti dal binarismo di genere, da modelli e ruoli stereotipati di femminilità e di mascolinità, dal perbenismo, dalle norme e dalle classi”.
L’allarme arriva da tutto l’Occidente e riguarda l’avanzata delle forze conservatrici che puntano ad alzare muri e creare confini. Muri fisici che fermano corpi e storie di persone, e muri culturali, che a quei corpi negano diritti e dignità.
“Sosteniamo la lotta di migranti, rifugiate e rifugiati e chiediamo, tra l’altro, servizi di assistenza e di mediazione per quei soggetti che rischiano l’esclusione dalla loro comunità di origine in caso si dichiarassero omosessuali – si legge ancora nel documento -. L’involuzione nella politica dell’Occidente mette oggi in discussione le conquiste ottenute nel corso dei secoli con il sudore, il sangue e talvolta pure la vita di tanti fratelli e sorelle. Tra queste torna a essere messa continuamente in discussione la laicità, presidio fondamentale di tutela di ogni individuo e chiave di volta di qualsiasi società veramente democratica, pluralista e inclusiva”.
Laicitá, autodeterminazione, accesso alla Gpa, fecondazione eterologa per singole e coppie lesbiche, il matrimonio egualitario, il riconoscimento della responsabilità genitoriale per le coppie omosessuali, la tutela della salute attraverso seri programmi di informazione e prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili, lotta a omofobia, lesbofobia, bifobia e transfobia, sono quindi alcuni dei temi di cui la parata del 10 giugno di farà portatrice, insieme all’antisessismo, all’antifascismo e all’antirazzismo. “Un’invasione pacifica che vedrà insieme persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender, queer, intersessuali ed eterosessuali unite dalla certezza che il reale cambiamento sia possibile solo se c’è qualcuno disposto a spingere per ottenerlo. Noi e i nostri corpi senza confini ci saremo” chiude il documento.
(foto: Filippo Tentori – Facebook)
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