“Al Paese serve un nuovo leader” così il primo ministro David Cameron ha annunciato le sue dimissioni a seguito della vittoria del Brexit, il referendum con cui il Regno Unito ha scelto di uscire dall’Unione Europea.
Al di là degli effetti economici e politici che l’esito di questa giornata porta con sé, non possiamo esimerci dal ricordare il ruolo che David Cameron ha assunto per la comunità lgbt inglese ed europea. In tempi in cui i diritti lgbt erano bandiera esclusiva dei partiti di sinistra, Cameron è stato il primo conservatore a scendere in campo per il matrimonio egualitario. Una battaglia che ha messo in luce come le battaglie per i “diritti lgbt” siano battaglie di tutti e non di una parte politica.
Sono passate alla storia le parole di David Cameron, pronunciate durante un meeting del Partito Conservatore, con cui il premier inglese motivava il suo appoggio al matrimonio egualitario.
I conservatori credono nei legami che ci legano, che la società è più forte quando ci leghiamo gli uni agli altri e ci sosteniamo a vicenda.
Quindi per quel che mi riguarda non sostengo il matrimonio gay pur essendo un conservatore. Sono a favore del matrimonio gay perché sono un conservatore.
Dal 2013, il matrimonio egualitario è realtà nel Regno Unito, una tappa rivendicata con orgoglio da Cameron nel discorso con cui si è dimesso da premier a seguito della sconfitta politica legata al referendum Brexit.
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