Francesca Lonia e Manuela Smeriglio sono due cittadine bresciane e anche una coppia e mamme di due bambini. Il più piccolo è nato il 26 maggio scorso e le due donne hanno chiesto al sindaco Del Bono di essere riconosciute entrambe come madri dei bambini, perché è ciò che sono.
Il sindaco, però, non ha accettato la richiesta. Rieletto lo scorso 10 giugno con la coalizione di centrosinistra, Del Bono si è trincerato dietro la mancanza di una legge che riconosca le famiglie arcobaleno.
Ora le due donne, che sono unite civilmente, rivolgono al primo cittadino un appello perché cambi idea e scelga la stessa strada già intrapresa da altri comuni come Torino, Milano, Bologna, Gabicce Mare e molti altri.
“Che non ci sia una legge specifica è vero – commenta Michele Giarratano, l’avvocato di Famiglie Arcobaleno che segue le due donne -. C’è un vuoto rimasto nella legge sulle unioni civili. Ma è anche vero che non ci sono leggi che vietano di riconoscere due mamme o due papà. Quel vuoto può essere colmato. Basta appellarsi alle altre norme dell’ordinamento giuridico, ma serve anche la buona volontà dei sindaci, come sta già succedendo in tante città”.
I bimbi, al momento, risultano figli di una sola delle loro due mamme: quella che li ha partoriti. Ma nessun dovere è riconosciuto all’altra mamma che, come in tutte le famiglie arcobaleno, non solo li ha voluti tanto quanto la sua compagna, ma li accudisce e li cresce insieme a lei ogni giorno.
Del Bono, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni in merito.
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