Jamel Myles si è tolto la vita a 9 anni nella sua casa di Denver dopo essere stato bullizzato a scuola in seguito al suo coming out.
Qualche settimana prima aveva rivelato alla madre di essere gay: “Era così spaventato quando me lo ha detto” ha spiegato Leila Pierce alla tv locale Fox31.
“Pensavo stesse giocando -ha spiegato la madre- Mi sono girata perché stavo guidando e l’ho visto tutto rannicchiato, davvero spaventato. Per cui gli ho detto “Ti amo in ogni caso”.
L’intenzione di Jamel era quella di fare coming out con i suoi compagni. Ormai si era accettato, ha riferito la donna, ed era pronto anche a vestirsi in maniera più femminile.
“È andato a scuola dicendomi che stava per dire alle persone che era gay ed era orgoglioso di se stesso” ha aggiunto. Quattro giorni dopo aver ricominciato le elementari, Jamel si è ucciso.
“Sono così sconvolta abbia pensato che quella fosse l’unica soluzione”, ha Pierce. “Mio figlio ha detto a mia figlia più grande che i bambini a scuola gli hanno detto di uccidersi. Sono così triste che non sia venuto da me”.
La Polizia di Denver si sta occupando del caso ma il medico legale ha già confermato la causa della morte: suicidio.
I funzionari della Denver Public School venerdì hanno inviato una lettera ai genitori per informarli della tragica morte mettendo a disposizione un gruppo di psicologi per la gestione del lutto.
“È sempre difficile quando un bambino prende la sua vita”, ha riferito il portavoce del DPS al Denver Post. ‘La nostra squadra di crisi si trova lì”.
Secondo Leila, è necessario un atto di responsabilità da parte dei bambini che hanno bullizzato il figlio e da parte dei loro genitori perché eventi simili non si ripetano. “Ritengo che ogni bambino dovrebbe [essere ritenuto responsabile] perché il bambino sa che è sbagliato. Il bambino non vorrebbe che qualcuno facesse ciò a loro. Penso che il genitore dovrebbe essere ritenuto [responsabile] perché ovviamente i genitori stanno insegnando loro a comportarsi in quel modo, o li stanno trattando in quel modo”, ha denunciato la madre.
‘Sono morta dentro. Era bello. Era magico. Ho perso il mio dono più grande“, ha concluso.
A seguire, il servizio televisivo di Fox31 dedicato al suicidio di Jamel Myles.
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