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Bologna: il Tribunale dice sì ad un’altra stepchild adoption

Un’altra sentenza positiva per un caso di stepchild adoption è stata emessa oggi a Bologna dal Tribunale per i minorenni presieduto dal Dott. Giuseppe Spadaro, estensore della sentenza. A festeggiare una coppia di mamme del modenese e il loro bimbo di 4 anni, che finalmente si vedono riconosciuto lo status di famiglia.

L’interesse del minore e il diritto alla vita familiare

Nato grazie alla fecondazione eterologa, il bimbo era ufficialmente solo figlio della donna che lo ha partorito. La sentenza del Tribunale per i Minori di Bologna ha riconosciuto il ruolo genitoriale della madre sociale sostanzialmente con motivazioni analoghe ai precedenti casi.
Focus della decisione del giudice è infatti il best interest del minore” che si assicura con “il riconoscimento dello status di figlio e il suo diritto a vivere una vita familiare, oltre che con il genitore biologico, anche con quello che lo ha accudito, cresciuto e “curato” fin dalla sua nascita e per un consistente lasso di tempo”. Torna dunque il riferimento all’art. 8 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali della CEDU e  anche quello alla legge sulle unioni civili.

L’avvocato Giarratano: “il cammino dei diritti è inarrestabile”

Esprime soddisfazione Michele Giarratano, avvocato di Gay Lex e del gruppo legale di Famiglie Arcobaleno, che ha assistito la coppia.
“Questo continuo susseguirsi di sentenze positive ci conferma che il cammino dei diritti è inarrestabile – commenta Giarratano -. Il Tribunale per i minorenni di Bologna, e il suo Presidente, confermano grande attenzione e grande sensibilità per i diritti dei minori e il loro best interest“.

Grassadonia, Famiglie Arcobaleno: “la politica deve assumersi le sue responsabilità”

Esprime soddisfazione anche Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno.
“E’ sempre una gioia accogliere sentenze che dimostrano chiaramente come sempre più giudici abbiano a cuore il benessere e la serenità dei nostri figli e delle nostre famiglie – commenta Grassadonia, che però aggiunge – Allo stesso tempo non possiamo non denunciare con forza la situazione di stallo che si è venuta a creare in molti Tribunali del nostro paese, Roma e Milano fra tutti. La politica deve assumersi la responsabilità di questa situazione e mettere urgentemente in atto provvedimenti chiari e completi che garantiscano alle nostre famiglie la possibilità di dormire sonni più tranquilli”.

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