È arrivato il momento conclusivo delle elezioni presidenziali americane: Joe Biden è il 46° presidente degli Stati Uniti. Conquistando i delegati della Pennsylvania, il candidato democratico raggiunge quota 273, che gli consente dunque di accedere alla Casa Bianca e di sconfiggere il suo avversario, il presidente uscente Donald Trump. Una vittoria risicata, giocata all’ultimo voto nei cosiddetti “stati chiave”. Una vittoria che arriva, però, grazie al voto di donne, black community e delle persone Lgbt+.
Ben più elevato il consenso tra la black community. L’87% della popolazione afro-discendente ha premiato il candidato democratico. Solo la scorsa estate le strade americane erano in fiamme a causa dell’omicidio di George Floyd, da cui è partito il movimento di protesta “black lives matter”. In quell’occasione Trump si schierò a fianco della polizia, nonostante l’accusa di omicidio a danno degli agenti che hanno usato violenza sulla vittima. Una “scelta di campo” che ha fatto pendere il piatto della bilancia a favore di Biden.
Il 61% dell’elettorato arcobaleno, ancora, si è schierato nettamente a favore del candidato democratico. Anche se, a questo proposito, va rilevato che è raddoppiato il voto a favore di Trump. Secondo Edison Research, che ha condotto alcuni exit poll, la percentuale dei voti è passata dal 14 al 28%. Il doppio rispetto alle scorse presidenziali. Lo riporta il sito Pink News. Pur tuttavia, la stragrande maggioranza ha preferito Biden. Una fetta di voti non indifferente, che raccoglie il 7% delle preferenze totali. E anche su questo versante la politica di Trump non è di certo stata benevola nei confronti delle persone Lgbt+. Soprattutto, l’amministrazione repubblicana si è distinta contro le persone transgender, discriminate negli ultimi quattro anni. Cosa che ha portato la maggioranza della comunità a preferire il Partito Democratico americano.
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