Politica&diritti

7 punti per una scuola laica, inclusiva e che pensi alla salute: la proposta ai candidati

Sette punti per una scuola laica e inclusiva. E’ la piattaforma presentata oggi a Roma dal Coordinamento Laicità Scuola Salute. Del coordinamento fanno parte Agedo Coordinamento Genitori Democratici, Educare alle Differenze, Famiglie Arcobaleno, Gaycs, Gaynet e Rete Genitori Rainbow.
I sette punti, che saranno sottoposti ai candidati alle prossime elezioni politiche e regionali del 4 marzo, puntano ad affrontare “l’emergenza legata alla salute sessuale e al bullismo, che interessa da vicino i nostri figli e le nostre figlie”.

I dati allarmanti

Secondo i dati presentati dal coordinamento, 4 giovani su 10 non usano il preservativo, mentre si registra un preoccupante aumento dei casi di sifilide nei ragazzi tra i 15 e i 25 anni ed elevato è anche il numero di episodi di bullismo nelle scuole. E’, infatti, vittima di vessazioni la metà degli studenti e delle studentesse tra gli 11 e i 17 anni. Impressiona, inoltre, che 1 persona su 4 creda ancora che l’omosessualità sia una malattia. Da non sottovalutare anche i dati sugli stereotipi di genere e dati come quelli secondo cui il 66% delle donne tra i 20 e i 30 anni ritiene che sia normale provare dolore durante i rapporti sessuali.

Tutto questo si aggiunge ai dati ISTAT di pochi giorni fa, per cui in Italia sono quasi 9 milioni le donne ad aver subito molestie. Il coordinamento è andato all’attacco anche del recente “Piano per l’educazione al rispetto” varato dal MIUR. Secondo le associazioni “nonostante l’impegno della Ministra Fedeli risente dell’influenza di chi parla ancora di “gender” nelle scuole e non affronta i temi della sessualità, dell’omofobia, degli stereotipi di genere, dell’inclusione di chi proviene dalle nuove famiglie considerate “non tradizionali””.

Le linee guida dell’OMS

La base su cui si fondano i sette punti della piattaforma sono le linee guida dell’OMS sull’educazione sessuale e affettiva e sull’esperienza di centinaia di realtà che lavorano quotidianamente nelle scuole insieme a docenti e studenti. “Insegnamento curriculare, quindi, delle competenze raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – spiegano le associazioni promotrici -, sostegno ai progetti sul territorio, distribuzione gratuita del profilattico nelle scuole e campagne di informazione, verifica del linguaggio dei libri di testo secondo il progetto Polite, formazione obbligatoria dei docenti, celebrazione in tutte le scuole della giornata del 1 dicembre, sensibilizzazione sul pluralismo delle realtà familiari, iniziative per l’integrazione e il multiculturalismo”.

“La politica non ignori ancora”

“Come Coordinamento nazionale di genitori, famiglie, formatori e formatrici – affermano i promotori – riteniamo gravemente irresponsabile per la politica continuare a ignorare questo tema inseguendo i falsi miti di chi diffonde odio e falsità sulla pelle delle nuove generazioni. Queste persone, gli stessi che hanno inventato il “family day”, ci accusano di diffondere il fantasma del “gender” da loro inventato, ma a minacciare i nostri fili e le nostre figlie sono proprio loro, negando informazione, consapevolezza e conoscenza¬, in un’epoca in cui i nuovi strumenti della rete necessitano sempre più di strumenti critici”.

Le adesioni già arrivate

Per questo motivo il Coordinamento assicura che continuerà a promuovere i sette punti per una Scuola laica, inclusiva, sicura. Come detto, i sette punti saranno sottoposti ai candidati e alle candidate al prossimo parlamento e ai nuovi consigli regionali. Intanto si registrano le prime adesioni. Hanno firmato e partecipato alla presentazione, Monica Cirinnà (PD), Stefano Fassina (LEU), Giuseppe Cracchiolo (M5S), Yuri Guaiana (+Europa), Massimo Farinella (+ Europa), Claudia Pratelli (LEU), Emilio Carelli (M5S), Stefano Carosino (PaP).

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