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A Verona si torna in piazza contro le Sentinelle. E arrivano i Pooh

Le Sentinelle a Verona

Le sentinelle ritornano in piazza. A Verona, ieri 11 settembre, ad un raduno per ricordare che i bambini hanno bisogno di un padre e una madre. Manifestazione fuori tempo massimo, visto che le unioni civili sono state approvate a maggio, private proprio della stepchild adoption, la cui regolarizzazione è comunque garantita dai tribunali. E non è mancato il contro-presidio (con tanto di comparsa dei Pooh).

Nonostante il governo abbia ceduto ai ricatti delle frange omofobe interne alla maggioranza, e nonostante l’azione giudiziaria sia di segno opposto rispetto alle scelte politiche di Pd e Ncd – e quindi più in linea con il concetto di progresso e di uguaglianza, per intenderci – i silenziosi lettori dei libri di Adinolfi e Miriano si sono dati appuntamento per manifestare la loro contrarietà alle famiglie arcobaleno e ai diritti delle persone Lgbt.

Il Circolo Pink di Verona, per niente intimorito dalle denunce partite in occasione di precedenti presidii, ha però organizzato un nuovo presidio poco lontano dall’evento omofobo, che ha avuto degli ospiti d’eccezione. Si legge infatti, sulla pagina Facebook dell’associazione: «Incredibile eccoli apparire al nostro presidio, si proprio loro gli inossidabili Pooh. Red Canzian, Roby Facchinetti, Stefano D’Orazio, Dodi Battaglia con l’aggiunta di Riccardo Fogli si son materializzati al presidio».

L’arrivo dei Pooh

Secondo le testimonianze raccolte, le Sentinelle erano «poche, accaldate e isolate in piazza Bra […] davanti ai gradini del municipio con i loro soliti libri, difesi dalle forze dell’ordine». Il Circolo Pink ha anche motivato, sempre sui social, il significato della sua manifestazione, definendola «doverosa e di contro-informazione». E non solo questo: «Credete forse che una legge sulle unioni civili possa appagare il bisogno di diritti che le diversità come le nostre rivendicano? Noi del Pink crediamo di NO. L’integralismo cattolico non è morto solo perchè lo si sente meno intorno a noi».

Un bel successo, quello della gay community veronese, supportato anche dal passaggio di uno dei gruppi musicali della storia della canzone italiana. Dall’altra parte, come dimostra l’unica immagine reperibile sulla pagina dell’evento delle sentinelle stesse, rimane quel senso di desolazione di chi non è in grado di fare i conti con l’avanzare del progresso e dei diritti delle minoranze.

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