Le prime nomine di Trump non fanno ben sperare. Se nei giorni scorsi è emersa la preoccupazione per la possibile nomina di Bill Pryor alla Corte Suprema, in queste ore il presidente statunitense eletto sta formando la sua squadra di ministri e stanno trapelando i primi nomi. La notizia è che ha scelto il senatore omofobo repubblicano dell’Alabama Jeff Sessions come Procuratore Generale (l’equivalente del nostro minisro della Giustizia). Sessantanove anni, Session era candidato alla vicepresidenza, ma alla fine Trump gli ha preferito Pence. Session, ex riservista dell’esercito, è noto per le sue posizioni anti-gay, razziste e misogine.
Il deputato democratico dell’Illinois Luis Gutierrez, in un comunicato stampa, ha commentato: “Se avete nostalgia dei giorni in cui i neri dovevano stare calmi, i gay repressi, i migranti erano invisibili e le donne stavano in cucina, il senatore Jefferson Beauregard Sessions è l’uomo giusto. Nessun senatore si è battuto più strenuamente di lui contro le aspirazioni dei latini, dei migranti e dei neri del senatore Sessions”. Qualche tempo fa, Sessions finì al centro di una polemica per avere detto del Ku Klux Klan “Ok, finché non ho scoperto che usano marijuana”. Il senatore si scusò dicendo che era solo una battuta.
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