Categorie: News

L’appello di Polis Aperta alle istituzioni: “Fermare l’omofobia in rete”

Le coppie di uomini e donne omosessuali continuano a contrarre le unioni civili, nel nostro Paese. Ciò dimostra la necessità di una legge che tutelasse i diritti delle persone Lgbt sul piano dell’affettività. Ovviamente, anche nelle forze dell’ordine ci sono gay e lesbiche che, orgogliosamente, vengono alla luce del sole. Succede, perciò, che alcuni di loro decidano di convolare “a nozze”, sebbene la reazione di alcuni loro colleghi non sia stata tra le più serene. Come è successo a Raffaele e al suo compagno Antonio.

Gli insulti alla coppia

Raffaele è in polizia e ha deciso di unirsi civilmente con il suo compagno. Per farlo, ha scelto di indossare l’uniforme, come fanno dentro i corpi di polizia – e nelle forze dell’ordine più in generale – molti dei suoi colleghi. Scelta non passata inosservata. Un altro poliziotto, infatti, ha commentato così: «Già finalmente un segno di civiltà. C’è poco da fare, trattasi semplicemente di orientamento sessuale… come la pedofilia. Come l’incesto. E come la merda che ci sta sommergendo». Il progetto di vita di due persone, dunque, ridotto a parafilie e a rifiuti organici…

La reazione di Polis Aperta

Gli insulti alla coppia unita civilmente

Commento non passato inosservato. Tant’è che Polis Aperta, l’associazione di persone Lgbt nelle forze armate, ha preso una posizione nettissima, contro questo tipo di esternazioni: «Dopo gli ultimi, feroci, attacchi che sui social hanno preso di mira due coppie, un carabiniere e il suo compagno e un poliziotto con il marito, entrambi “colpevoli” di aver coronato i propri sogni d’amore vestendo orgogliosamente la divisa, l’associazione Polis Aperta […] chiede a gran voce l’intervento delle Istituzioni perché questi crimini non restino impuniti».

Intollerabili certe affermazioni

Le istituzioni e il personale in divisa, per l’associazione, «hanno il dovere di combattere per garantire la legalità e diffondere, attraverso il proprio operato, la cultura del rispetto dell’altro». L’odio sui sociale i l’omofobia non rientrano in questa missione. Certe esternazioni, dunque, «non devono più essere tollerate soprattutto se tra gli autori ci sono uomini e donne in divisa che calpestano il senso del dovere discriminando invece di servire e proteggere la popolazione». Polis Aperta esprime la sua solidarietà alla coppia e ha anche chiesto l’intervento dell’Oscad «perché, dopo gli accertamenti del caso, ogni comportamento lesivo della dignità della persona venga sanzionato secondo le leggi vigenti».

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Padova: il Tribunale dice sì a 35 certificati con due mamme

Il Tribunale di Padova ha rigettato tutte le impugnazioni degli atti di nascita con due…

5 Marzo 2024

“Bruciamo tutto”: perché, da maschio, dico che il patriarcato è il problema

Vogliamo parlare di patriarcato? Parliamone.  A inizio anno, a gennaio inoltrato, sono stato invitato a…

23 Novembre 2023

La storia di Andrea, in riva al mare di Sicilia, per raccontare la realtà queer

Una storia che parla di libertà e scoperta di sé. È questa la "poetica" –…

26 Ottobre 2023

LottoxMile, la raccolta fondi per aiutare Milena Cannavacciuolo

«Siamo le amiche e la compagna di Milena. Questo è un appello d’amore per Milena.…

24 Ottobre 2023

Gianni Vattimo, addio al filosofo del “pensiero debole”

È morto ieri in tarda serata, a 87 anni, il filosofo Gianni Vattimo. Una delle…

20 Settembre 2023

Arim 2023, a parco Sempione a Milano la lotta all’HIV a suon di musica

Si terrà il 19 settembre 2023, a Milano, all'Arena Civica di Parco Sempione. Stiamo parlando…

18 Settembre 2023