Politica&diritti

Unioni civili: i dubbi dei deputati del M5S

Il gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera avanza dubbi sul testo delle unioni civili. Secondo l’Adnkronos, durante un’assemblea congiunta di senatori e deputati pentastellati che si è tenuta ieri sera, l’onorevole Bonafede ha sostenuto che ci sono lacune tecniche nel testo, specialmente nella parte che riguarda le convivenze di fatto, sia tra etero che tra omosessuali. Il problema secondo Bonafede, sarebbe nel comma 36 dell’art.1 che prevede l’obbligo di alimenti in caso di separazione anche per i conviventi. La norma sarebbe troppo indeterminata e vaga, per il deputato, che sostiene che “uno studente universitario potrebbe addirittura ritrovarsi a pagare gli alimenti”. “Inoltre – avrebbe detto Bonafede ai suoi colleghi di

Alfonso Bonafede, deputato M5S

partito – va garantito uno spazio di libertà in cui due persone che convivono e che hanno deciso di non sposarsi non devono essere obbligate agli alimenti in caso di separazione“.

Si profila, dunque, la possibilità che il gruppo dei pentastellati a Montecitoro, contrariamente a quanto fatto dai colleghi senatori, presenti alcune proposte di modifica alla legge. “Emendamenti mirati e migliorativi ad un testo di compromesso – avrebbe detto – che è frutto dell’inciucio Renzi-Alfano-Verdini e che così com’è presenta più di un problema”. Ma dai banchi dei 5 Stelle potrebbero arrivare anche emendamenti che puntano alla reintroduzione dell’adozione del figlio del partner, stralciata in Senato per permettere il voto di fiducia.
Va detto che, considerate le dichiarazioni di Renzi delle ultime settimane, è prevedibile che il governo decida di mettere di nuovo la fiducia sul testo, cosa che impedirebbe la discussione di qualsiasi modifica. La fiducia, d’altro canto, impedirebbe anche che eventuali modifiche della legge costringano a tornare in Senato, con i numeri precari che conosciamo.

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