News

Sarà trasferita in un Cie femminile la trans detenuta nella struttura maschile di Brindisi

Verrà trasferita lunedì in un Cie femminile, Adriana la trans di origini brasiliane che dopo aver perso il lavoro era finita tra le persone da espellere nel Centro di Identificazione ed Espulsione di Brindisi. Il caso era scoppiato ieri, su segnalazione del Movimento Identità Trans perché Adriana era detenuta in un centro maschile e aveva iniziato lo sciopero della fame per chiedere il trasferimento in una struttura per donne.

Il rischio di violenze

“Non sfugge, come una donna trans trattenuta fra centinaia di uomini sia in costante pericolo – aveva denunciato su Facebook Cathy La Torre, avvocata e vicepresidente del Mit -. Adriana è riuscita a contattare me e il MIT e ci chiede di aiutarla nella sua legittima richiesta di essere trasferita in un reparto femminile, al riparo da discriminazioni e violenze. Per questo motivo chiedo che Adriana venga immediatamente trasferita in un reparto femminile, annunciando che se ciò non avverrà, lunedì inizierò anche io uno SCIOPERO DELLA FAME”.

La notizia del trasferimento

Il Mit aveva rivolto un appello al ministro Orlando e al ministro Minniti perché intervenissero. “Basta una circolare” aveva sottolineato La Torre.
La buona notizia è arrivata ieri in serata: domani Adriana sarà trasferita in un centro femminile.
Resta, comunque, il rischio di espulsione.
La trans vive in Italia da 17 anni, ma è stato dopo che ha perso il lavoro che si è trovata in difficoltà ed è finita nel Cie di Brindisi da dove, appunto, rischia di essere rimpatriata.

Il rischio rimpatrio in Brasile

Adriana viene da una zona del Brasile ad alto rischio, fa sapere il Mit, dove ogni anno si registrano centinaia di aggressioni e omicidi ai danni di persone trans.
Secondo l’ultimo rapporto diffuso da Transgender Europe, tra il 2008 e il 2016 in Brasile sono state uccise 900 persone trans. La cifra non tiene conto, naturalmente, delle aggressioni che non hanno causato la morte della vittima.

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Padova: il Tribunale dice sì a 35 certificati con due mamme

Il Tribunale di Padova ha rigettato tutte le impugnazioni degli atti di nascita con due…

5 Marzo 2024

“Bruciamo tutto”: perché, da maschio, dico che il patriarcato è il problema

Vogliamo parlare di patriarcato? Parliamone.  A inizio anno, a gennaio inoltrato, sono stato invitato a…

23 Novembre 2023

La storia di Andrea, in riva al mare di Sicilia, per raccontare la realtà queer

Una storia che parla di libertà e scoperta di sé. È questa la "poetica" –…

26 Ottobre 2023

LottoxMile, la raccolta fondi per aiutare Milena Cannavacciuolo

«Siamo le amiche e la compagna di Milena. Questo è un appello d’amore per Milena.…

24 Ottobre 2023

Gianni Vattimo, addio al filosofo del “pensiero debole”

È morto ieri in tarda serata, a 87 anni, il filosofo Gianni Vattimo. Una delle…

20 Settembre 2023

Arim 2023, a parco Sempione a Milano la lotta all’HIV a suon di musica

Si terrà il 19 settembre 2023, a Milano, all'Arena Civica di Parco Sempione. Stiamo parlando…

18 Settembre 2023