Il tribunale ha dato ragione alla coppia di papà: il certificato di nascita dei loro figli, nati all’estero con GPA, va trascritto.
Ancora una volta i giudici superano gli ostacoli posti dalla politica. Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida (Pd), infatti, si era rifiutato di iscrivere i bimbi all’anagrafe con entrambi i loro padri, residenti a Trapani.
“Sulla scorta di quanto sopra evidenziato – scrive il giudice nel dispositivo secondo quanto riporta il sito tp24.it -, deve ritenersi che non riconoscere a XXX e XXX lo status di figli di XXX determinerebbe una ingiustificata ed intollerabile discriminazione a danno dei minori rispetto ad altri minori nati da coppie di sesso diverso e mediante tecniche di procreazione consentite nel nostro Paese”.
Tranchida, dunque, dovrà trascrivere l’atto di nascita dei piccoli includendo, naturalmente, entrambi i loro papà. Lo scorso marzo, il sindaco si era limitato a riconoscere un solo papà, quello biologico, ai due bimbi scatenando polemiche, mobilitazioni e raccolte di firme. “La legge è lacunosa – aveva dichiarato Tranchida – e questo può essere superato soltanto da un giudice. Perché anziché cercare diritti si cercano forzature? Una nostra iscrizione verrebbe sollevata come illegittima”.
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