In occasione del Tdov è in arrivo a Roma «un festival prodotto e organizzato solo da persone transgender per dire “ci siamo” e combattere le discriminazioni», come si apprende dal comunicato dell’evento. Parte così il Festiva della Visibilità Transgender, il venerdì 31 marzo all’Esc Atelier in via dei Volsci 159, a partire dalle 19:00.
«Il palco e lo spazio del festival saranno dedicati interamente alle persone della comunità transgender» recita ancora il comunicato. «Infatti per la conduzione, gli ospiti, la gestione degli stand e il personale dell’accoglienza è prevista la sola presenza di persone trans*». Le realtà organizzatrici – che sono Libellula, GenderX e Le Tre Ghinee, unite nel Coordinamento Tdov, insieme a una rete di militanti transgender – annunciano che ci saranno tre panel, che toccheranno le tematiche del Sex working e gruppi razzializzati, delle Persone trans* e diritto al lavoro e della Fluidità di genere e destre al governo. Segno evidente che la comunità transgender è parte integrante del tessuto sociale. E che ha ben presente il quadro politico in cui si muove e in cui agire. Ma non solo.
Ci saranno anche momenti di intrattenimento: dai talks alle standup comedy, fino alle esibizioni musicali di artistз transgender, «che saranno fruibili anche per le persone sorde grazie al servizio di interpretariato LIS, garantito grazie a CGIL Roma e Lazio». E ancora, troveremo «stand di servizi dedicati alle persone trans*: partendo dai capelli (hairstyle e Barberia) arrivando alla vendita di prodotti per il benessere» della comunità T. Oltre ai «corner delle associazioni che offrono supporto alla comunità con diverse attività, tra cui logopedia dedicata alle persone T e consulenza legale».
Un giorno di rivendicazione, insomma. E di proposta, politica e culturale. «Troppo spesso le persone trans* non hanno voce e non sono coinvolte per raccontare il loro vissuto ed i loro corpi, come se non fossero in grado di farlo autonomamente» è il commento di Asia Cione. «Per questo abbiamo voluto fortemente creare un evento organizzato e prodotto da persone trans*, dove sul palco ci saranno persone trans* dedicandolo prima di tutto a chi fa parte della comunità» prosegue Leone Orvieto, entrambз del coordinamento TDoV Roma. Un’occasione, insomma, «per far sentire a tutte quelle soggettività che vivono discriminazione che non sono sole e che appartengono ad una comunità ricca di sfumature in cui gravitano professionistз, militanti e artistз».
Il Coordinamento Tdov ricorda che «il ricavato del festival andrà in solidarietà alle persone della comunità che ne hanno più bisogno». Arte, cultura, musica e politica. Ma anche solidarietà, empatia e umanità. Valori di cui, mai come in questo periodo, sentiamo un urgente bisogno.
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