Svastiche (per di più al contrario), croci celtiche e insulti sui social network. La campagna del Torino Pride che ha come slogan “Il futuro ci appartiene”, è in queste ore oggetto di attacchi omofobi su diversi fronti. I manifesti deturpati sono stati fotografati questa mattina nel quartiere Santa Rita vicino a piazza d’Armi, più o meno quando sono comparsi i messaggi su Facebook che attaccano anche la sindaca Appendino per avere presenziato alla conferenza stampa di lancio del decimo pride del capoluogo piemontese e per avere annunciato che parteciperà alla parata prevista per il 9 luglio prossimo. Il tutto a poche ore dal party di autofinanziamento previsto per questa sera. “Questo fatto, così come le recenti aggressioni omofobe di Treviso e Roma – commenta Alessandro Battaglia, coordinatore del Torino Pride – devono mettere le forze dell’ordine e tutte e tutti noi sull’attenti. Non dobbiamo abbassare la guardia perché l’omofobia purtroppo è un male ancora diffuso e il nostro impegno deve essere finalizzato a combatterla in ogni sua forma”.
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