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Il bulletto omofobo lo insulta, la sua scuola appende gli striscioni: “Rifiutiamo l’omofobia”

Ha denunciato le aggressioni e le vessazioni subite con un post su Facebook che non è passato inosservato. E infatti, domani, il suo liceo aprirà le porte al nuovo anno con uno striscione: “Il Torricelli Ballardini rifiuta l’omofobia”. Siamo a Faenza e il protagonista di questa vicenda è un ragazzo di 17 anni che, stanco delle vessazioni subite per il suo orientamento sessuale, ha raccontato sul proprio profilo quello che gli stava succedendo.

La denuncia su Facebook

Erano gli ultimi giorni di agosto quando il ragazzo scriveva: “Lunedì scorso, mentre io e il mio compagno stavamo andando a fare la spesa, passa in bicicletta l’allora bulletto delle scuole elementari.
Mi vede e in mezzo alla strada mi grida “FROCIO!”, poi si gira e mi sputa. Il diciassettenne non ha subito in silenzio e, come racconta lui stesso, “senza pensarci due volte chiamo il 112, racconto all’operatore la vicenda chiedendo se secondo lui è normale che nel 2017 io debba girare per strada pensando che possa essere aggredito perché non ho una fidanzata ma un fidanzato”. Precisa, il ragazzo, di conoscere bene chi gli ha sputato contro e l’agente che risponde dall’altra parte gli consiglia di andare a sporgere denuncia.

“Senti che ti tolgono la libertà”

“Il giorno dopo scopro che le forze dell’ordine non si occupano più di denunce per offese (e sputi) e che devo procedere con il mio avvocato – continua a raccontare -. Questa persona è già la terza volta che girando per Faenza con il mio compagno mi grida “frocio” in mezzo alla strada”.
“All’inizio ci ridevamo anche su, gridando paradossalmente a nostra volta “eterosessuale!” agli altri passanti – conclude -, però quando dalle parole si passa agli sputi senti che inizia a venire meno la libertà che tutti dovremmo avere di uscire di casa sentendoci sicuri, specialmente quando siamo in compagnia della persona che amiamo”.

Le proposte d’aiuto e la scuola

Il suo racconto è stato notato da molti. Tra i commenti, infatti, anche quello di Michele Giarratano che insieme alla collega di Gay Lex Cathy La Torre, si è offerto di supportarlo legalmente. Anche il segretario di Arcigay Gabriele Piazzoni si è messo a disposizione.
Ma il segnale più forte arriva dalla sua scuola. Come riporta oggi il Corriere, l’istituto, che ha Faenza ha quattro sedi perché include classico, scientifico, linguistico e artistico-scienze umane, ha deciso che ad accogliere i suoi allievi e le sue allieve, domani all’apertura dei cancelli ci saranno degli striscioni chiari e inequivocabili: “Il Torricelli Ballardini rifiuta l’omofobia”. Un modo per fare sentire al ragazzo che non è solo e che nella sua scuola può sentirsi al sicuro. Un buon segnale, di sicuro.

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