Sarebbero stati fermati dalla polizia russa Flavio Romani, presidente di Arcigay, e altri quattro attivisti italiani di Antigone e A buon diritto, che si trovavano a Nigny Novgorod.
In questo momento gli attivisti si trovano in uffici della polizia locale in attesa di capire se e quali sanzioni saranno loro comminate. Le notizie, però, sono ancora frammentarie.
Il presidente dell’associazione russa “Man and Law”, Sergey Poduzov, ha pubblicato su Facebook le immagini del momento in cui la polizia è entrata nella sala in cui si svolgeva la riunione per controllare i documenti dei presenti. Nel post, Poduzov spiega che la polizia è intervenuta a seguito di una segnalazione e che gli attivisti italiani sarebbero stati portati in questura per comunicare i reati amministrativi.
L’attivista ha pubblicato anche una foto della denuncia sulla base della quale la polizia è intervenuta. Nella denuncia si legge che l’uomo che ha fatto la segnalazione avrebbe chiesto di “fare le verifiche in merito alla legalità della presenza dei cittadini stranieri nella città di Nigniy Novgorod”. L’autore della segnalazione, che non risulta essere conosciuto da nessuno dei presenti alla riunione, vive a Kazan, a circa 200 km di distanza dal luogo dell’incontro tra associazioni, ed ha segnalato tutti gli italian indicando correttamente nomi e cognomi.
Raggiunto da Gaypost.it, Romani ha confermato che stanno tutti bene e che si trovano in stato di fermo amministrativo. Romani ha spiegato che la polizia è arrivata intorno alle 15. Alle 18.40 gli attivisti erano ancora in stato di fermo.
Alcuni minuti fa Arcigay ha diffuso un comunicato stampa. “Il Presidente di Arcigay Flavio Romani in visita in Russia insieme a tre attivisti di Antigone e alla direttrice di A Buon Diritto nell’ambito di un progetto di cooperazione e scambio con la società civile russa – si legge nella nota pubblicata su Facebook – è stato sottoposto insieme a tutta la delegazione ad un fermo amministrativo dalle autorità russe che contestano l’irregolarità del visto turistico”. “Nelle ultime ore sono stati sentiti uno ad uno per la compilazione dei verbali presso la locale stazione di Polizia – dice ancora il comunicato stampa -. Sentiti telefonicamente ci dicono che ora la situazione è in corso di risoluzione. Tutti i membri della delegazione italiana stanno bene, sono in fase di rilascio grazie al rapido intervento delle autorità diplomatiche italiane”.
Flavio Romani e gli altri attivisti italiani sono stati liberati. Qui la notizia completa.
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