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Partecipa a Miss Mondo, insultata e offesa perché lesbica

Non conteneva la gioia Martina Tammaro: la sua ragazza, con cui gestisce la pagina Facebook Le perle degli omofobi, è stata selezionata per partecipare a Miss Mondo. «Non potete capire la felicità che ho provato ieri quando Erika mi ha chiamata, con le lacrime agli occhi, e mi ha detto “sono passata”» ha scritto sulla sua pagina. «Erika è ufficialmente una delle 25 finaliste di Miss Mondo Italia. 25 in tutta Italia. Sono così fiera di lei. In una maniera indescrivibile. La finale si terrà il 26 settembre, ciò significa che ancora per 8 giorni saremo lontane, ma ne vale la pena. Erika potrebbe aver bisogno di noi e del nostro sostegno, so che ci sarete per lei e per noi». Ma quella gioia ha dovuto fare i conti con la dilagante lesbofobia sui social.

Erika Mattina

Al centro del bersaglio dell’odio on line è Erika Mattina, la compagna di Martina. Gli insulti e i commenti poco civili arrivati sono innumerevoli. Per alcuni, «è passata solo perché lesbica». E ancora: «Sono più tutelati i ghiei (sic) che le persone normali», scrive un altro utente. «Come fa una lesbica dichiarata a fare le selezioni per Miss Mondo??? assurdo (sic) dove stiamo arrivando». Insomma, essere una donna omosessuale viene ancora visto come disvalore, al punto tale il lesbismo della ragazza porterebbe presunti privilegi e a un abuso vero e proprio.

Martina, tuttavia, non si lascia scoraggiare e scrive ancora: «Nonostante gli insulti e le critiche insensate che stai ricevendo in queste ore, io invece ci tengo a dirti quanto io sia fiera di te. Eri una ragazza timida e introversa, e sei diventata una donna incredibilmente coraggiosa e forte. Non hai paura di esporti, e lo fai sempre rimanendo fedele a te stessa. Non rinunceresti mai ai tuoi ideali». Nella nuova condivisione di supporto alla compagna, scrive ancora: «Non ascoltare la gente che dice cavolate, lo sai che hanno sempre voglia di dare aria alla bocca. Tu sai quanto vali e sai che hai e avrai sempre un sacco di persone dalla tua parte. Facciamo tutti il tifo per te, Lady». La gioia, insomma, non si lascia toccare dall’odio in rete. Ma resta il problema che quell’odio esiste.

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