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Il North Carolina tenta il dietrofront, ma non sulla legge anti-trans

Ora che il clamore è diventato davvero tanto, il governatore del North Carolina Pat McCrory (nelle immagini) annuncia una mezza marcia indietro sulle leggi omotransfobiche appena approvate dal suo stato. Dopo le proteste di numerose aziende e il concerto annullato da Brusce Springsteen, notizia che ha fatto il giro del mondo, anche la Deutsche Bank aveva annunciato che avrebbe interrotto i suoi piani di ampliare la presenza nello stato di McCrory per via di quelle leggi.
“Prendiamo molto seriamente il nostro impegno di costruire un ambiente di lavoro inclusivo” aveva dichiarato ieri John Cryan, co-presidente della Deutsche Bank. Il colosso bancario tedesco aveva annunciato un piano che prevedeva l’assunzione di 250 nuovi dipendenti in un centro di sviluppo software a Cary, nel North Carolina, dove lavorano già 900 persone. Il piano però è stato bloccato dopo l’approvazione della legge che permette le discrminazioni contro le persone lgbt sul posto di lavoro e della cosiddetta “bathroom law” che impone alle persone trans di usare bagni e spogliatoi conformi al loro sesso di nascita invece che a quello scelto.

Oggi arriva la notizia che il governatore McCrory ha deciso di “allentare” sulla questione delle discriminaizioni sul lavoro, ma non sulla “bathroom law” che, secondo lui, risponde al “senso comune”.
McCrory ha emesso un ordine esecutivo che prevede l’estensione all’orientamento sessuale e all’identità di genere dei motivi per cui non si può discriminare un lavoratore statale.
Nessun dietrofront, però, sulla questione che riguarda le persone trans. Uno sforzo considerato non sufficiente dai contrari alle leggi omotransfobiche.
“Le azioni intraprese dal governatore McCrory oggi sono scarse – ha dichiarato Sarah Preston, direttrice esecutiva dell’American Civil Liberties Union del North Carolina -. Non bastano a salvargli la faccia dopo gli attacchi profondi alla comunità LGBT”.
La questione, dunque, è tutt’altro che chiusa.

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