Un corteo lunghissimo si è snodato ieri per le strade di Roma, da Piazza della Repubblica fino a Piazza San Giovanni passando dal Colosseo: duecentomila, secondo l’Ansa. Dai centri anti violenza, ai collettivi di donne di tutta Italia, dall’Udi alle realtà transfemministe e queer, in tantissime e tantissimi hanno partecipato a “Non una di meno” per dire basta alla violenza sulle donne, per reclamare il diritto all’autodeterminazione, alla libertà di scegliere, a quella di amare, a quella sessuale. In piazza, anche molte realtà Lgbt: da Famiglie Arcobaleno a Lista Lesbica, da Rete Lenford al Circolo Mario Mieli, passando per Anddos – GayNet, il Di’Gay Project e Arcilesbica a ribadire che la violenza di genere, gli stereotipi che colpiscono le donne hanno la stessa matrice dell’omofobia e della transfobia e che, quindi, il fronte per combettarli non può che essere comune. Un momento di particolare commozione si è avuto quando, passando da Via Cavour, il corteo è stato salutato da due donne anziane, affacciate a una finestra che riproducevano con le mani il segno della vagina, simbolo delle lotte delle donne ormai da decenni.Gaypost.it, che aveva aderito alla manifestazione, c’era ed ecco alcune foto scattate durante la manifestazione.
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