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Matrimoni celebrati all’estero e adozioni per le coppie gay: l’Australia del Sud ha detto sì

Qualche giorno fa vi abbiamo proposto il discorso del premier dell’Australia del Sud, Jay Weatherill, pronunciato in Parlamento con il quale chiedeva pubblicamente scusa a tutte le persone omosessuali per le discriminazioni subite nel Paese. Quel discorso apriva la discussione su alcune leggi che compiono i primi passi verso l’uguaglianza delle persone Lgbt.

Marco e David Bulmer-Rizzi

Ora giunge la notizia (tramite Gay Star News) che quello stesso parlamento ha approvato una legge che riconosce i matrimoni egualitari contratti all’estero. A riportare all’attenzione la questione era stato il caso di David e Marco Bulmer-Rizzi che si erano recati in viaggio di nozze proprio in Australia. Durante il viaggio, però, David è morto e il marito non ha potuto portare le ceneri con sé perché il loro matrimonio non era riconosciuto dalle leggi locali e sul certificato di morte di David risulta che non era sposato.

Ma non è tutto: la legge introduce anche le adozioni per le coppie gay e lesbiche adeguando la legislazione a quella di tutti gli altri stati della federazione australiana, eccezion fatta per i Territori del Nord che sono l’unica area in cui questo non è ancora possibile.

L’attivista Anna Brown di Australians 4 Equality e dell’Human Rights Law Center ha dichiarato che lo schema per la registrazione “rimuove ogni necessità di ‘dimostrare’ la relazione di fatto ai funzionari”. “Questi miglioramento danno alle coppie dello stesso sesso la tranquillità e la sicurezza di sapere che la loro relazione viene riconosciuta – ha aggiuto – anche agli occhi della legge”.

Il premier Jay Weatherill ha dichiarato che il registro apre la strada “a tutte le coppie che si amano per avere diritti ed essere riconosciute”.
Vale la pena ricordare che la legge non introduce il matrimonio egualitario nello stato, ma si limita a riconoscere quelli celebrati all’estero.

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