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La stazione della metro di Buenos Aires dedicata all’attivista gay che organizzò il primo Pride

Quella che vedete nelle foto che corredano questo articolo è la rinnovata stazione di Santa Fe della linea H della metropolitana, a Buenos Aires. Ora si chiama “Santa Fe – Carlos Jáuregui” in onore dell’attivista gay fondatore e primo presidente della Comunidad Homosexual Argentina (CHA). Jáuregui guidò l’associazione che si batte per i diritti delle persone LGBTI dl 1984 al 1987.

“Un atto di giustizia”

Il giorno dell’inaugurazione, che si è celebrata lo scorso 20 marzo, il sindaco della città Horacio Rodríguez Larreta ha spiegato che “non è solo un omaggio, ma un atto di giustizia verso qualcuno che ha fatto della lotta per i diritti la sua vita”. “Se c’è qualcosa di cui dobbiamo essere orgogliosi – ha detto il promo cittadino – è come ci siamo evoluti come città, come comunità in termini di rispetto dei diritti”.
Oltre alla CHA, Jáuregui guidò anche “Gays por los derechos civiles dal 1991 al 1996, anno della sua morte. A lui si deve anche il primo Pride di Buenos Aires, nel 1992, e il primo tentativo di introdurre le unioni civili per le coppie dello stesso sesso.

Una stazione arcobaleno

Jáuregui morì di AIDS il 20 agosto del 1996. Ventuno anni dopo la sua morte, la stazione della metro di Santa Fe è stata dedicata a lui con una serie di murales che lo ritraggono, opera di Daniel Arzola, posizionato prima dei tornelli in modo che possa essere visibile e accessibile a tutti gratuitamente. Le scale della stazione sono state dipinte con i colori della bandiera arcobaleno, simbolo del movimento lgbtqi in tutto il mondo, mentre sui parapetti si possono vedere altri dipinti che rappresentano diversi modi di amarsi e di esprimersi.

I diritti lgbt in Argentina

Le unioni civili vennero introdotte a Buenos Aires nel 2003, mentre dal 2010 il matrimonio egualitario è legale in tutto lo Stato. Insieme al matrimonio, è stato esteso il diritto ad adottare e sono state riconosciute le stepchild adoption. Sebbene non esista una specifica legge nazionale contro l’omofobia e la transfobia, i principi sono contenuti nella Costituzione e alcune città hanno introdotto leggi proprie.

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