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La premier Theresa May: “Quello che accade ai gay in Cecenia è ripugnante”

La Prima Ministra britannica Theresa May ha condannato le persecuzioni dei gay in Cecenia con una lettera pubblica. È la seconda leader di un paese, dopo Angela Merkel, ad esprimersi pubblicamente sulla vicenda.

“Ripugnante”

May ha definito quello che accade nella piccola repubblica della federazione russa come “ripugnante”. Rispondendo ad un appello di un gruppo di parlamentari trasversale ai partiti e guidato dai laburisti Seb Dance e Tory Ian Ducan, la premier ha scritto che “è una questione profondamente preoccupante e apprezzo che abbiate condiviso le vostre preoccupazioni con me”.
“Funzionari della nostra Ambasciata a Mosca – scrive May -, hanno mostrato il nostro interessamento ad alti livelli al ministero degli Affari Esteri russo e stanno valutando la possibilità di cambiare le nostre politiche con i nostri partner internazionali nel paese”.

“Supporto alla comunità LGBT+ locale”

“Si stanno adottando misure urgenti – continua la lettera – per fornire supporto alla comunità LGBT+ di quella regione”. “Avete ragione – scrive rivolgendosi agli autori dell’appello – ha sollevare le vostre preoccupazioni rispetto alle inaccettabili dichiarazioni del governo ceceno. Il governo britannico ha chiarito che queste risposte, che implicano che questo trattamento delle persone LGBT+ sia tollerabile, sono particolarmente ripugnanti”.
May aggiunge che “più in generale, la questione dei diritti delle persone LGBT+ è una di quelle che il Regno Unito solleva regolarmente con le autorità russe”.

“Rimostranze fin dal 2013”

E poi precisa: “Vi posso assicurare che abbiamo mostrato le nostre preoccupazioni, particolarmente sulla legge russa che proibisce la promozione con i minori delle relazioni ‘non tradizionali’, fin da quando è stata approvata nel 2013”.
Seb Dance, uno dei firmatari dell’appello, ha commentato la lettera della premier con un tweet. “Soddisfatto di ricevere la risposta della Prima Ministra che sottolinea le misure che l’UK sta prendendo sulla difficile situazione dei gay in Cecenia. È cruciale che lavoriamo tutti insieme”.

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