La Germania ha garantito il visto umanitario ad un gay che scappa dalla Cecenia ed ha fatto sapere che valuterà altre richieste che arriveranno. Lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri Gabriel Sigmar.
Dopo la Lituania e la Francia, dunque, un altro paese dell’Unione Europea apre le porte agli omosessuali che tentano di salvarsi la vita e di sfuggire alle torture che da mesi le autorità cecene infliggono a coloro che ritengono essere gay.
Intervistato dall’Associated Press, Sigmar ha dichiarato che “è stato concesso un visto e una persona è potuta venire in Germania il 6 giugno. Sono altri quattro i casi sotto esame delle autorità di Berlino.
“Siamo felici di potere essere d’aiuto in casi di particolare difficoltà” ha aggiunto un portavoce del ministro.
Una decisione che non giunge inaspettata, quella della Germania, perché all’inizio di maggio era stata la stessa cancelliera Angela Merkel era stata tra i primi capi di stato a chiedere a Putin un’indagine approfondita sulle notizie che giungono dalla Cecenia e sulle testimonianze dei gay a proposito delle prigioni segrete e delle torture. Nessuna novità, invece, dal ministro Alfano.
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