“E questi schifosi continuano imperterriti. ammazzateli tutti ste lesbiche, gay e pedofili”. La frase choc è firmata dal vice presidente del Consiglio comunale Giuseppe Cannata, eletto tra le file di Fratelli d’Italia. E’ così che, su Facebook, Cannata commenta un post del senatore Pillon.
“Il contenuto della frase, che è stato cancellato dal suo profilo Facebook, risulta di un’inaudita violenza sia per la minaccia di morte (“ammazzateli tutti”) sia per l’accostamento fra l’omosessualità e la pedofilia – spiegano dall’Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia -. Mai, prima d’ora, siamo stati insultati e aggrediti in maniera così violenta da parte di un rappresentante delle Istituzioni della nostra Città. Le persone appartenenti a minoranze sessuali e di genere esigono rispetto. Ci chiediamo, con preoccupazione, se le parole del vicepresidente del Consiglio comunale, esponente di Fratelli d’Italia, rappresentino la visione della nuova maggioranza di centrodestra di Vercelli nei confronti delle persone appartenenti a minoranze sessuali e di genere. Tale condotta, oltre ad integrare ipotesi di illecito penale, mina la credibilità delle Istituzioni della nostra città e costituisce una rottura del rapporto di fiducia dei cittadini Lgbti+ del nostro territorio nei confronti dei propri rappresentanti”.
“Per tale ragione – prosegue l’associazione – chiediamo le immediate dimissioni di Cannata dalla carica di consigliere comunale e chiediamo la sua espulsione dall’Ordine provinciale dei medici e degli odontoiatri di Vercelli”. “Chiediamo inoltre che il Sindaco Andrea Corsaro esprima una pubblica presa di distanza nei confronti delle parole assurde e violente – concludono – Presenteremo un esposto all’Ordine provinciale dei medici e degli odontoiatri di Vercelli e decideremo se adire le autorità giudiziarie per costituirci parte civile”.
Solo due giorni fa, sempre a Vercelli, al centro delle polemiche c’era finito un altro esponente dell’amministrazione, Emanuele Pozzolo. Pozozlo aveva dato del “parassita” a un invalido in difficoltà economiche. L’assessore alle Politiche Giovanili, segretario provinciale di Fratelli d’Italia aveva scritto sui social, dopo il colloquio con un cittadino che chiedeva aiuto in una situazione di fragilità: “occupante abusivo di casa. Reddito di cittadinanza in saccoccia (…). Ah, ecco l’Italia. Quella dove imprenditori, professionisti e famiglie vengono munti dallo Stato fino al sangue: ma dove migliaia di parassiti vivono alle spalle degli altri”. Seguiva l’hashtag #poverapatria. Tra chi ha commentato (molti dei quali plaudendo), però, è intervenuta la moglie dell’uomo. “Il mio compagno è un invalido civile al 100% – scrive -, trapiantato di midollo osseo, che spera di sopravvivere ancora per qualche anno (siamo ancora nella fase di verifica del rigetto)”, assicurando che avrebbe proceduto nelle sedi opportune.
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