La vicenda della puntata di “Parliamone Sabato” accusata di sessismo non si è conclusa con la chiusura del programma. A parlare ora è Paola Perego, la conduttrice del programma che, visibilmente scossa, tenta di spiegare come stanno le cose dal suo punto di vista. Le sue accuse sono molto gravi. Spiega, Perego, di essere stata messa in mezzo a una cosa “più grande di me”.
La conduttrice racconta che l’argomento della contestata puntata, ovvero “il fascino delle donne dell’est” era stato approvato dal capo struttura e dal direttore di rete. Invece, era stato cassato il femminicidio perché non ritenuto in linea con le scelte editoriali. “Ora chiedono scusa: ma di cosa?” dice la conduttrice. Il primo a scusarsi, via Twitter, era stato proprio il direttore di Rai Uno Andrea Fabiano che aveva parlato di “errori” che “vanno riconosciuti”. Ecco la video intervista in cui si sfoga.
Su una cosa non si può dare torto a Paola Perego. Come Gaypost.it ha sottolineato fin dall’inizio, parlare di “errore” è riduttivo perché un programma si costruisce prima, si scelgono gli ospiti, si sceglie l’argomento e come affrontarlo: un processo che permette di riflettere su cosa si manderà in onda e come sarà affrontato. Il problema, dunque, non è certo il programma, che è un contenitore, ma quello che in quel contenitore si mette, chi lo fa e perché. Ora la Rete risponderà alle accuse della conduttrice?
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