E’ un vero e proprio giallo quello che riguarda l’uso del logo (e quindi il patrocinio) della presidenza del Consiglio dei Ministri al Congresso delle Famiglie che si terrà a Verona a fine marzo.
“Non risulta alcuna richiesta di revoca del patrocinio della Presidenza del Consiglio al World Congress of Families di Verona”. E’ quello che scrivono in questi minuti le agenzie di stampa parlando di “fonti del ministero della Famiglia”. “Le stesse fonti, inoltre – si legge sull’Ansa -, fanno trapelare che è ‘spiacevole’ che questa notizia “emerga mentre il ministro Lorenzo Fontana e il Dipartimento Famiglia sono in viaggio per New York per un evento all’Onu sul tema della conciliazione dei tempi famiglia-lavoro”.
Proprio oggi, invece, era circolata la notizia della revoca dell’autorizzazione all’uso del logo. Notizia che aveva provocato le reazioni soddisfatte, per quanto prudenti, di alcune associazioni LGBT e della senatrice Cirinnà (pd) che aveva presentato una mozione proprio per chiedere che il logo venisse tolto.
Cosa stia succedendo è difficile da dire. Quello che sappiamo è che la partecipazione di tre ministri e l’uso di quel logo aveva suscitato non pochi malumori nella maggioranza di governo, soprattutto nella componente pentastellata.
Se la senatrice Nugnes (M5S) aveva sottoscritto la petizione di Cirinnà, infatti, il sottosegretario Spadafora aveva sottolineato come si trattasse di un’iniziativa personale “molto personale” del ministro Fontana e non di tutto il Governo.
Alla luce delle ultime notizie, dunque, il logo alla fine ci sarà?
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