Si chiama June’s Eatery ed è il primo ristorante il cui staff è interamente composto da persone che hanno contratto il virus dell’immunodeficienza umana. È nato a Toronto, in Canada, per iniziativa della clinica Casey House, una struttura dedicata esclusivamente alle persone che hanno contratto il virus. Il ristorante, che è rimasto aperto solo qualche giorno, ha lo scopo di combattere lo stigma contro le persone positive al virus. “Non puoi contrarre il virus dal cibo” è uno dei claim della campagna. Lo slogan è: “Spezza il pane, abbatti lo stigma”. Sui grembiuli dello staff campeggiano diversi slogan: “Non sono un cuoco con l’HIV, sono un cuoco” o anche “bacia il cuoco con l’HIV” e ancora “L’HIV è la mia malattia: la tua è l’ignoranza?”.
Nelle due serate di apertura, June’s Eatery ha registrato il tutto esaurito con due menu da quattro portate ciascuno al costo di circa 84 euro a testa.
L’idea è nata dopo un sondaggio secondo cui solo la metà dei canadesi condividerebbe del cibo con una persona HIV+.
“Vogliamo combattere lo stigma che ancora esiste sulla questione HIV – ha spiegato al Guardian Joanne Simons della Casey House – Parlare di cibo e infezione sottolinea la grande sfida che i nostri clienti devono affrontare ogni giorno. Vogliamo aprire un dibattito pubblico per parlare di stigma e di cosa sta succedendo con l’HIV perché le diagnosi sono ancora molte”.
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