epa07845047 Serbian Prime minister Ana Brnabic (L) and her partner Milica Djurdjic (R) during the Belgrade Pride Parade march in Belgrade, Serbia, 15 September 2019. Holding rainbow colored flags, balloons and banners with slogans such as 'I'm not giving up' pride participants marched the 10th time through the main streets of Serbia's capital near the main institutions in the city to which Belgrade Pride has been addressing its demands for improved rights for the LGBTI+ community. EPA/ANDREJ CUKIC
Il Pride serbo ha sfilato domenica tra le strade di Belgrado non senza qualche tensione. In parata anche la prima ministra Ana Brnabic.
Le provocazioni e i tentativi di bloccare il Pride sono arrivati, manco a dirlo, da gruppi di estrema destra. Qualche ora prima della parata circa centocinquanta persone si sono riunite per cercare di fermare la manifestazione. Molti di loro avevano in mano cartelli cristiano-ortodossi, crocefissi e hanno intonato canti religiosi. Alcuni si sono presentati vestiti da monaci.
Almeno cinque contestatori sono stati portati via dalla polizia per essersi rifiutati di muoversi dal percorso del corteo. Dopo il loro fermo la parata si è svolta senza incidenti.
Ana Brnabic ha sfilato al Pride di Belgrado insieme alla sua compagna. Brnabic è la prima ministra della Serbia, dichiaratamente lesbica e prima omosessuale dichiarata del partito conservatore serbo. «Oggi stiamo mandando un messaggio di tolleranza che deve essere preservato in Serbia. Penso che stiamo andando nella giusta direzione».
Brnabic non è molto popolare nella comunità Lgbt+ serba e della capitale, perché secondo alcuni avrebbe fatto pochissimo per promuovere politiche amiche da quando è stata eletta. Molti i cartelli dedicati a lei, tipo uno striscione in cui si chiedeva “Prima ministra, com’è vivere da privilegiati?”
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